N'Guessan Rohon Josiane Eleonore Ella, arrivata dalla Costa d'Avorio festeggia i suoi 18 anni al SAI "MSNA Mirabella Imbaccari"
- di Redazione Il Solidale
- 25 gen 2022
- Migrantes 2.0
Ha compiuto e festeggiato il suo diciottesimo anno di età tra tanto affetto e coccole, nella struttura SAI “MSNA Mirabella Imbaccari”, dove è ospitata. E' l'ormai maggiorenne N'Guessan Rohon Josiane Eleonore Ella dalla lontanissima Costa D'Avorio. Il centro è coordinato dal dottore Michele Napoli che non nasconde la propria soddisfazione per questo evento in occasione del quale, operatrici e altre migranti ospitate, hanno dimostrato unione e serenità dopo le vicissitudini che le hanno costrette a lasciare il loro Paese di origine ed affrontare mille peripezie, pur di arrivare in Italia, alla ricerca di un mondo migliore.
Il dottore Napoli ci racconta che “Ella ha fatto ingresso nella nostra struttura a gennaio 2021 e adesso, dopo un anno di permanenza, ha compiuto 18 anni. Ha trascorso da sola i primi giorni nell'attesa di altri arrivi, la ragazza ha da subito mostrato una grande determinazione, forza di volontà e tanta voglia di integrarsi. Nel corso dell'anno Ella ha raggiunto diversi obiettivi: dapprima a frequentato i corsi di alfabetizzazione interna di lingua italiana nel corso dei quali ha messo in luce capacità di apprendimento, voglia di imparare e costanza, tanto da permetterle di fare notevoli progressi in poco tempo. Non a caso, in quest'anno scolastico, Ella sta frequentando la terza media presso il Cpia, la scuola per gli stranieri. Ha partecipano a vari corsi di formazione promossi dal Centro Studi ‘Cesta’, ha svolto un tirocinio con ‘Scuola dei Mestieri 2.0’ presso una parrucchiera dove ha sviluppato una particolare abilità nel fare le treccine tanto che vengono ragazze di altri Centri a farseli fare. E in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, il 25 giugno 2021, Ella ha dato sfoggio della sua bravura facendo le treccine ad alcune alunne dell'Istituto Comprensivo ‘Edmondo De Amicis’ di Mirabella Imbaccari”.
Nel giorno del suo diciottesimo compleanno, Ella ha espresso il proprio desiderio di fare dei ringraziamenti:
“Sono arrivata in Italia con molte paure, ma con il cuore pieno di speranza. Voglio innanzitutto ringraziare l'Italia afferma, gli abitanti di Mirabella Imbaccari per avermi accolto fin da subito e per avermi fatto sentire a casa. Un grazie particolare va a tutti gli operatori del Progetto Sai Msna ‘Mirabella Imbaccari’, grazie ai quali ho vissuto in un ambiente protetto e confortevole, dove ho ricevuto assistenza sanitaria, psicologica e sociale. Così come non é mai mancato il supporto educativo e morale grazie al quale ho potuto superare i momenti di difficoltá. Oggi –ha detto ancora la maggiorenne avoriana- posso dire che la speranza che avevo si é trasformata in certezza, la certezza di un futuro migliore.”
Elle a terminé et célébré ses dix-huit ans au milieu de tant d'affection et de soins, dans l'établissement SAI "MSNA Mirabella Imbaccari", où N'Guessan Rohon Josiane Eleonore Ella de la Côte d'Ivoire est hébergée. Le centre est coordonné par le docteur Michele Napoli qui ne cache pas sa satisfaction pour cet événement à l'occasion duquel, opérateurs et autres migrants accueillis, ont fait preuve d'unité et de sérénité après les vicissitudes qui les ont contraints à quitter leur pays d'origine et à affronter mille vicissitudes, juste pour arriver en Italie, à la recherche d'un monde meilleur.
À l'occasion de son dix-huitième anniversaire, elle a exprimé son désir de remercier :
"Je suis arrivé en Italie avec beaucoup de peurs, mais avec un cœur plein d'espoir. Tout d'abord, je tiens à remercier l'Italie, dit-elle, les habitants de Mirabella Imbaccari de m'avoir tout de suite accueillie et de m'avoir fait sentir chez moi. Un merci spécial à tous les opérateurs du projet Sai Msna 'Mirabella Imbaccari', grâce à qui j'ai vécu dans un environnement protégé et confortable, où j'ai reçu une assistance sanitaire, psychologique et sociale. Tout comme il n'y a jamais eu de manque de soutien pédagogique et moral grâce auquel j'ai pu surmonter les moments de difficulté. Aujourd'hui - a encore dit l'adulte avorien - je peux dire que l'espoir que j'avais s'est transformé en certitude, la certitude d'un avenir meilleur. »