Sicurezza lavoro: Orlando presenta a parti sociali settore edile norma su superbonus 110% subordinato ad applicazione contratti collettivi di settore
- di Redazione Il Solidale
- 4 feb 2022
- LAVORO
(Redazione) ROMA. Ieri mattina, giovedì 3 febbario, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ha incontrato in videoconferenza le parti sociali del settore edile per un confronto sul tema della sicurezza nel settore.
Durante l'incontro il ministro ha illustrato, insieme al direttore dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, Bruno Giordano, i dati sulle sospensioni in base alla nuova normativa in materia di sicurezza sul lavoro introdotta con il decreto fiscale. Nei primi tre mesi di entrata in vigore della nuova normativa sono state sospese 414 attività (cantieri) per gravi carenze nell'applicazione delle sicurezza e salute sul lavoro e irregolarità fiscali. Su oltre 13.000 violazioni accertate nell'intero anno 2021, il 43% riguarda la sorveglianza sanitaria; il 22% la formazione e informazione; il 20% i rischi elettrici; il 6% la mancata valutazione dei rischi. A seguito dell'attività di vigilanza speciale in edilizia disposta dall'INL, inoltre, nel periodo compreso tra l'1 settembre e il 31 dicembre 2021, l'87% delle oltre 5.000 imprese controllate è risultato irregolare in materia di sicurezza del lavoro.
Alla luce dei gravissimi dati sulle violazioni delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro e delle forti preoccupazioni esposte anche dalle parti sociali, il ministro Orlando ha espresso la necessità di procedere con un intervento normativo urgente e improcrastinabile e ha illustrato la proposta di subordinare l'ottenimento dei benefici connessi ai bonus edilizi, il Superbonus 110%, all'applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore, stipulati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative. Proposta che rappresenta una tutela non solo per le lavoratrici e i lavoratori, ma anche per le imprese che rispettano le regole.
Sulla proposta e sulla necessità di intervenire in tempi molto rapidi si è registrato il consenso unanime delle forze sociali.
Lo rende noto l'Ufficio stampa del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.