Caltagirone, Bagnasco:"Siamo nati per amare e per essere amati!"
- di Redazione Il Solidale
- 22 nov 2015
- OPINIONI
Caltagirone. E’ tanta la gioia che riscalda il cuore di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di partecipare alla celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, in occasione della solenne apertura del bicentenario della Diocesi di Caltagirone.
Io vi ho partecipato, in rappresentanza dei circoli MCL ( Movimento Cristiano dei Lavoratori) del Calatino, insieme alla presidente del circolo “Don Luigi Sturzo” di Caltagirone, Rossana Russo, non tanto per dovere, quanto solo per piacere. Nell’epoca di Papa Francesco le chiese non hanno più posti “riservati”, ma per puro caso siamo finiti nel primo banco.
Non intervengo per raccontare la cronaca di un evento che molti altri hanno già narrato meglio di come avrei potuto fare io, ma per testimoniare delle emozioni che in qualche modo ritengo irripetibili.
L’entusiasmo di chi partecipava all’evento risultava subito contagioso ed era palpabile in tutti i presenti: dai volontari Unitalsi all’iperattivo Pino Cascino di TVR Xenon, dagli amabili volontari del servizio d’ordine a tutti i presenti che, come noi, avevano deciso di rispondere “presente” all’invito della Chiesa Calatina che si rimette in cammino, ripensando il proprio percorso di fede .
Tutto sembrava anticipare le parole che il Cardinale Bagnasco da li a breve avrebbe pronunciato sul tema dell’appartenenza alla Chiesa di Dio, “che non limita la nostra libertà”, e che in cattedrale si manifestava nel volto felice dei fedeli.
All’apertura della celebrazione eucaristica il vescovo della Diocesi, Mons. Calogero Peri, ha citato anche il sentimento del “ricordo” delle meraviglie che il Signore ha regalato alla nostra comunità cristiana, alle quali di certo bisognerà aggiungere anche questo bicentenario guidato dal suo servizio pastorale.
Nell’omelia del Cardinale Bagnasco, pronunciata con grande autorevolezza e rigore intellettuale, ho colto alcune riflessioni che incoraggiano il nostro impegno, quello dei circoli MCL, nella vita sociale del Calatino Sud – Simeto.
Voglio richiamare alcune espressioni ed alcuni concetti che considero Il nucleo fondante di queste riflessioni, ovvero Il sapere riconoscere la fortuna di “avere dei limiti perché ci salvano da noi stessi, ci costringono a chiedere e a dare aiuto”, o la necessità di parlare non solo di amore, ma anche di verità. Il presidente della CEI ci ha ricordato che spesso “la verità piace quando risplende e non quando rimprovera. Ma amare significa anche rimproverare, altrimenti l’amore è solo poesia sterile...”. E ancora, la forte sollecitazione al “…. bisogno di ritrovare le relazioni buone, quelle virtuose; relazioni umane, e per noi ispirate a Cristo”, con la sua perentoria conclusione che “fuori dalle relazioni virtuose non siamo niente”!
Questo paradigma trova la sua concreata espressione nel nostro impegno quotidiano, anch’esso segnato dai limiti umani, ma sempre orientato al bene comune: dalla mensa dei poveri alla distribuzione degli aiuti alimentari alle famiglie bisognose, dall’assistenza alle persone con disabilità all’attenzione per i giovani che cercano di entrare nel mondo del lavoro, fino alla difesa delle tradizioni culturali, come sta accadendo a Mineo nella organizzazione del “Natale nei Vicoli” che vede il nostro diretto coinvolgimento.
Usciamo, da questa grande giornata di fede, rafforzati nello spirito e al Giubileo della nostra Diocesi vogliamo dedicare la prossima colletta alimentare che organizzeremo a Caltagirone, presso i principali supermercati locali, il prossimo 12 Dicembre, per raccogliere generi di primaria necessità da distribuire alle famiglie povere del territorio in occasione del Natale. Daremo, più che un titolo, un senso alla giornata, utilizzando le parole di Sua Eminenza Reverendissima, il Cardinale Bagnasco: “siamo nati per amare e per essere amati”!
Tutto il resto è già noto ai più, e di certo condiviso anche da chi scrive; dal richiamo al bisogno di pace, giustizia e riconciliazione, alle considerazioni sull’anno Santo della Misericordia , ma su questi argomenti evito la competizione con altri commentatori che assai meglio di me si cimentano con questi temi.
La mondanità ci offrirebbe anche altri motivi di riflessione, sulle presenze e soprattutto sulle assenze, ma la cosa più importante da segnalare è che il popolo dei fedeli ha vissuto un giorno di grande festa, vicino alla Chiesa, pronto a farsi salvare da Dio, nella giornata della solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo. Paolo Ragusa, Presidente del Circolo Mcl "Don Rosario Pepe" di Mineo (Foto Giacomo Alessandro)