Inatteso parto in ambulanza, durante il trasporto in ospedale. A pochi chilometri da Raddusa è nato Gabriel, grazie allo staff medico del 118

  • di Redazione Il Solidale
  • 1 mar 2022
  • CRONACA

Inatteso parto in ambulanza, durante il trasporto in ospedale. A pochi chilometri da Raddusa è nato Gabriel, grazie allo staff medico del 118

(Francesco Grassia) RADDUSA. Doveva venire al mondo tra una quindicina di giorni e invece Gabriel ha deciso di anticipare i tempi. Così, forse già stanco di vivere nel grembo materno, ha deciso di nascere sull’ambulanza del 118 durante il tragitto che trasportava lui e la madre, gestante, presso l’Ospedale Garibaldi Nesima di Catania. Se questo non è un evento storico poco ci manca. A Raddusa comunque non era fin’ora mai successo che un bambino nascesse in un tale contesto. “Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 febbraio scorso –hanno detto in coro i due operatori del Soccorso Sanitario del 118 in servizio nella postazione di Raddusa, Vito Di Paola e Santo Pellegrino- abbiamo ricevuto la chiamata che la signora Stefania D.L., 34 anni, necessitava di essere trasportata in ospedale perché soffriva le doglie del parto nonostante non fosse ancora arrivato il tempo finale della gestazione. Immediatamente l’abbiamo soccorsa e, dopo averla adagiata sulla barella dell’ambulanza, ci siamo avviati verso l’ospedale. Dopo qualche chilometro però la signora, tra i dolori, ha avvisato che il bambino stava per nascere e quindi, abbiamo fermato l’ambulanza sul bordo della strada e l’abbiamo aiutata a partorire sperando in un miracolo perché noi due non avevamo mai avuta una esperienza del genere. Il miracolo alla fine c’è stato: la mamma ha emesso il grido più forte quando la testa del bambino era ormai fuori. Nello stesso tempo, visto che la nostra ambulanza non è medicalizzata, abbiamo richiesto al nostro centro che ci mandassero un’altra ambulanza attrezzata con il medico a bordo che prontamente è arrivata da Paternò con la dott.ssa Luisa Licciardello la quale, con mani esperte, ha preso in braccio il neonato e, dopo avere tagliato il cordone ombelicale, lo ha avvolto in una copertina bianca e lo ho posto sul grembo della madre mentre in quello stesso momento il bambino ha gridato il suo primo inno alla vita”. Appena si è allentata la tensione la neo mamma ha detto che “il bambino avrebbe dovuto nascere verso la metà del mese di marzo”. Una volta stabilizzatisi, abbiamo portato madre e figlio in ospedale dove sono stati ricoverati e dove hanno ricevuto le prime cure”. La notizia è sbarcata subito sui social, ha fatto presto il giro del mondo e la giovane mamma è stata inondata con messaggi di auguri accompagnati da mazzi di fiori, rose e cuori, mentre al piccolo Gabriel è stato augurato il più fervido e sincero “Benvenuto alla Vita”. Nella fotografia i due operatori del 118 Vito Di Paola e Santo Pellegrino e, a dx, la dott.ssa Luisa Licciardello.