Napoli si mobilita per ucraini in fuga da guerra. Ass. Trapanese: "E' nata una grande sinergia tra il Comune di Napoli, la Diocesi e la Caritas"
- di Redazione Il Solidale
- 4 mar 2022
- Rione Sanità 2.0
(Redazione) NAPOLI. Nella giornata di oggi, venerdì 4 marzo, il Comune di Napoli ha comunicato che l’Assessorato comunale delle Politiche Sociali, come da accordi al tavolo di Regia in Prefettura per l’Emergenza ucraina, evidenzia il sostegno garantito dalla Caritas Diocesana di Napoli nella persona del suo presidente don Mimmo Battaglia e dei suoi collaboratori per la disponibilità raggiunta ad oggi di 170 posti (Parrocchie, Istituti Religiosi, Associazioni e Privati) destinati all’accoglienza di cittadini ucraini in fuga dal loro Paese. Nella certezza che molti altri ancora si renderanno disponibili nei prossimi giorni.
"Questa è la prova che è nata una grande sinergia tra Comune di Napoli, Diocesi e Caritas: ringrazio Don Mimmo Battaglia per questa fiducia. La collaborazione per il bene dei nostri cittadini e dei fratelli ucraini sarà sempre più concreta", ha dichiarato l'assessore Luca Trapanese che lo scorso mercoledì fece sapere di essere positivamente "travolti dalle offerte di aiuto dei napoletani per i rifugiati", informando i cittadini che la stessa mattina del 2 marzo, presso la prefettura di Napoli è stato definito il processo di accoglienza e di accompagnamento dei rifugiati: sono stati predisposti due centri di registrazione mobili che si occuperanno di redigere un documento provvisorio e di fare screening sanitario (tamponi Covid). Successivamente le persone saranno convogliate presso l'albergo COVID che e' situato presso l'Ospedale del Mare e lì ci sarà un secondo screening sanitario più completo.
Si potrà rimanere all'interno della struttura per quarantotto ore. Se non saranno rilevati problemi di salute, il Comune, con l'assessorato al Welfare, entrerà in azione avendo il compito di ricollocare e accogliere i nuclei famigliari che sono stati ospitati precedentemente presso l'albergo COVID, nelle strutture che stanno aderendo al form che da ieri è on line sul sito del Comune di Napoli. Si prediligeranno strutture autorizzate, alberghiere e extra alberghiere, ostelli e comunità e, successivamente, quando questa tipologia di struttura sarà piena, si passerà agli alloggi privati.
“Sono molto colpito –ha dichiarato in qesta occasione l’Assessore Trapanese - dalla risposta travolgente dei cittadini napoletani che, numerosissimi, hanno risposto al nostro appello mettendo a disposizione non solo camere ma anche intere case. I napoletani confermano ancora una volta di avere un cuore grande. Ecco i primi dati: ad oggi, con l'apertura del form di “richiesta aiuto” avvenuto meno di 12 ore fa, sono pervenute oltre 600 mail con le quali si offrono circa 580 posti di cui la metà in case ad uso esclusivo. Circa 100 psicologi, 150 mediatori e 180 offerte di medicinali”