19 marzo, Festa di San Giuseppe a Mirabella Imbaccari. I tradizionali "pani" realizzati pure dalle beneficiarie del SAI "Mirabella Ordinari"

  • di Redazione Il Solidale
  • 18 mar 2022
  • SOCIALE

19 marzo, Festa di San Giuseppe a Mirabella Imbaccari. I tradizionali "pani" realizzati pure dalle beneficiarie del SAI "Mirabella Ordinari"

(Gaetana Brighina) MIRABELLA IMBACCARI. Da educatrice socio-pedagogica ritengo che per realizzare il 'processo di inclusione' delle beneficiarie del Centro SAI “Mirabella Ordinari” di Mirabella Imbaccari sia necessario un percorso di consapevolezza personale per sentirsi - e poi poter essere - parte attiva e integrante di una società. Ritengo pure che la consapevolezza nasca dalla conoscenza. Così consapevolezza e conoscenza divengono due fattori indissolubilmente connessi e intersecati tra loro.
Pertanto, dalla conoscenza, nonché dall’intreccio culturale delle tradizioni del territorio sociale (di appartenenza o non appartenenza) non si può che prendere consapevolezza dell’arricchimento reciproco e del valore di ciascuna persona, con la sua storia e la sua peculiare unicità.
Di conseguenza, al fine di realizzare un incontro interculturale formativo -in occasione dei preparativi per la Festività di San Giuseppe (compatrono della comunità mirabellese) che si terrà sabato 19 marzo- ho promosso un incontro delle ospiti con il titolare del panificio Sacro Cuore e la moglie: Salvatore Traina e Giovanna Casale. Grazie e attraverso la loro disponibilità le ragazze hanno potuto conoscere le varie fasi di preparazione del “Pane di San Giuseppe” tipico degli “Altari” (Autari), grandi tavolate-banchetti che si allestiscono nelle case delle famiglie devote come segno di fede, di ringraziamento per le grazie ricevute e di carità per le persone meno fortunate. La preparazione dei “pani votivi" è un culto arcaico che, oltre la tradizione religiosa, rievoca la mitologia greca sulla fertilità della “Madre Terra”; infatti è a Demetra (dea del grano e dell’agricoltura) che si attribuisce la nascita del pane, e la Sicilia è una terra la cui economia si fonda prevalentemente sull’agricoltura.
La Sacra Famiglia dell’Altare di San Giuseppe si rappresenta con tre forme di pane: la barba di San Giuseppe (San Giuseppi) con il bastone fiorito; la Madonna (a Madunnuzza) con le mani conserte al petto, adornate da anello e  bracciali; il galletto che rappresenta Gesù Bambino (u Signiruzzu).
I vari “panetti” che si creano e che in questa particolare occasione hanno creato le beneficiarie ospiti della struttura di accoglienza SAI “Mirabella Ordinari” sono delle vere e proprie sculture con decorazioni di fiori, i quali richiamano la naturale fioritura della ormai vicina stagione primaverile, e come da tradizione delle donne massaie vengono realizzati artigianalmente utilizzando forchette, coltelli e pinze. Con l’aiuto dell’“artista-panificatrice” Giovanna Casale, le ospiti del SAI “Mirabella Ordinari” sono riuscite nell’intento, realizzando dei veri e propri capolavori!
Personalmente, tale esperienza mi ha lasciato una traccia allegorica, una simbologia che va oltre i riti…. L’impasto del pane ha rappresentato l’unità della famiglia umana, il pane ha rappresentato il mondo, le diverse forme del pane hanno rappresentano le diverse culture che si incontrano per vivere come con-cittadini dello stesso Pianeta: la Terra.