Per “Pasqua 2022 a Caltagirone” tornano la processione del 'Venerdì Santo' e la 'Giunta'. Programma ed eventi
- di Redazione Il Solidale
- 31 mar 2022
- CRONACA
(Salvo Cona) CALTAGIRONE. Dopo i due anni di stop imposto dalla pandemia, tornano a Caltagirone le tradizioni più popolari e sentite –dalla processione del 'Venerdì Santo' di venerdì 15, alla 'Giunta' di domenica 17 aprile- che fanno della Pasqua un appuntamento da non mancare per i calatini e per i visitatori, che si attendono numerosi. Anche perché gli eventi promossi da Comune e Diocesi promettono di suscitare interesse e attenzione.
A seguire i principali appuntamenti: “La Passione di Cristo”, sacra rappresentazione vivente (domenica 10 aprile, ore 20,30); Processione del 'Venerdì Santo' (venerdì 15 aprile); “’a Giunta” (domenica 17 aprile); “La Via del Calvario, Via della Vita”, mostra di fotografie, costumi e arredi scenici (da domenica 3 a martedì 20 aprile, Corte Capitaniale); “SiciliaAurea”, mostra di Michelangelo Lacagnina (da sabato 9 a lunedì 25 aprile, Salone Milazzo); “Dal Pennello alla Miretta”, storia di percorsi di Gratissima Bellezza (da giovedì 14 aprile a giovedì 2 giugno, Palazzo Libertini) – “Motra Sight Inside” di Vincenzo Rovela, Ceramiche di Desirè Delfino; Concerto per la Pace (domenica 17 aprile, ore 20, Basilica Cattedrale); “Blocco 200 Anime Sospese” (mostra fotografica al Museo diocesano); Mostra donazione opere di Emadi (da sabato 9 aprile, Museo diocesano); Corona Aurea di Maria Santissima del Ponte (dal 24 marzo, Museo diocesano).
La “Pasqua 2022 a Caltagirone”, presentata stamani in conferenza stampa, è un mix fra fede e cultura, con un titolo – “Dallo Spasimo di Sicilia alla Gloria” – emblematico. “Lo Spasimo di Sicilia – ha spiegato l’assessore alle Politiche culturali Claudio Lo Monaco - è l’opera di Raffaello, oggi nel Museo del Prado di Madrid, che indica come la Passione costituisca un elemento identitario. Anche per la nostra comunità è così, mentre la Gloria si identifica nella Giunta nel giorno della Resurrezione. Tornare a vivere questi momenti equivale a riappropriarsi di una parte significativa della storia di Caltagirone”. “Abbiamo bisogno di ripartire e di superare questo lungo e difficile momento” – ha sottolineato don Fabio Raimondi, in rappresentanza della Diocesi, il quale si è poi soffermato sulle mostre (mettendone in risalto gli aspetti peculiari) ospitate dal Museo diocesano, di cui è direttore. Il consulente per le politiche turistiche Aldo Lo Bianco ha, in particolare, evidenziato “la valenza della mostra di un artista di altissimo spessore come Michelangelo Lacagnina <SiciliaAurea”, che mette al centro la Sicilia con un’esplosione di bellezza e colori”. “D’intesa con la Diocesi abbiamo allestito – ha dichiarato il sindaco Fabio Roccuzzo – un programma di iniziative che qualificano l’offerta culturale e turistica della nostra città. Quanto alla processione del Venerdì Santo e alla Giunta della Domenica di Pasqua, il sindaco ha anticipato che, insieme al vescovo Calogero Peri, condurrà una campagna di sensibilizzazione “invitando tutti a indossare la mascherina anche all’aperto, in modo da ridurre il rischio di contagi”.