Expo 2015: un video straordinario sulle "Terre del Calatino"
- di Redazione Il Solidale
- 29 giu 2015
- CRONACA
Ho accettato di buon grado l’incarico di realizzare un video che raccontasse il calatino, cioè quella parte di Sicilia a me più vicina e cara. Vicina perché vi sono nato, cara perché ne custodisco gelosamente ogni ricordo, ogni sapore, ogni odore ed emozione.
Ed è come per ripercorrere ricordi, aromi ed emozioni che mi sono messo alla ricerca di quanto di più autentico e radicato potesse ancora offrirmi il territorio.
Alla riscoperta di tracce dei primordi e di civiltà millenarie, ad incantarmi davanti allo scorrere di panorami e distese verde-smeraldo, di luci e colori che solo la Sicilia può mostrare.
A rivivere la meraviglia e lo stupore davanti a gesti antichi di mani sapienti che ancor oggi rinnovano la magia di plasmar l’argilla facendone nobili manufatti di ceramica, intrecciare fili in preziosi merletti accompagnati dal frenetico ticchettio di fusi che dita esperte fanno danzare.
E i greggi al pascolo e la mungitura. La ricotta che affiora dal siero annunciando fragranze e sapori genuini. Da declinare a tutti i costi e in ogni modo, dal salato al dolce, dalla schiera di prelibati formaggi al primate della nobile corte dei dolci siciliani: il cannolo di ricotta.
Una vertigine di colori e di sapori, nei prodotti del calatino, che spazia dal violetto dei carciofi all’ambra croccante del buon pane, al vermiglio di arance rosse come il fuoco dell’Etna.
Un lavoro scandito dalla disponibilità e dalla simpatia di tutti gli “attori” che mi sono trovato ad impegnare. Tutti animati dalla voglia di raccontare il senso delle loro cose, la dedizione nel loro lavoro.
E sapori e tradizioni, passione e fede, usi e riti antichi hanno significato per me un percorso che mi è piaciuto chiudere nella magia dei presepi. Quell’universo di manuale genialità, di arte e creatività che rinnova nella celebrazione della sacralità della “nascita”, lo stupore e il fascino di mondi fantastici e auguranti.
Se tutto questo sono riuscito a narrare, se qualche emozione sono riuscito a trasmettere allora credo di aver fatto davvero un buon lavoro. Paolo Barone