Conclusione della Giornata contro il Femminicidio: “Finché morte non ci separi”, una denuncia libera e forte anche sotto la pioggia

  • di Redazione Il Solidale
  • 26 nov 2015
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Conclusione della Giornata contro il Femminicidio: “Finché morte non ci separi”, una denuncia libera e forte anche sotto la pioggia

Caltagirone. Ieri mattina la pioggia non ha fermato il movimento d’amore che si è manifestato comunque al Giardino Pubblico di Caltagirone in occasione della ‘Giornata contro il Femminicidio’.

Diverse classi di alcune scuole del Comprensorio non hanno fatto mancare la loro presenza ed il loro interessamento ad un tema piuttosto delicato, quello della violenza in tutte le sue forme nei confronti delle donne.

L’associazione Estia, nella prima persona della dott.ssa Elisa Privitera, ha animato l’incontro moderando i diversi interventi espressi sul tema.

Presente anche il Circolo “Don Luigi Sturzo” del Movimento Cristiano Lavoratori rappresentato dalla presidente Rossana Russo e dalla dott.ssa Simona Spataro che hanno presentato la proposta dell’inserimento del Codice Rosa tra quelli già esistenti al Pronto Soccorso, presso l’ospedale “Gravina” di Caltagirone: un codice non proprio nuovo visto che già esiste una sperimentazione in altri ospedali d’Italia, ma sicuramente indispensabile anche nel nostro territorio.

La partecipazione dei cittadini ‘più piccoli’ è stata importante non solo per la loro presenza ma anche perché hanno animato l’evento con la lettura dei nomi di diverse donne vittime della violenza e di storie drammatiche vissute dalle malcapitate.

Un po’ di pioggia non poteva fermare una denuncia così forte, forte come quelle donne capaci di ‘sopravvivere’ a queste violenze e denunciarle per il loro bene e quello di tutta la nostra società. Daniele Cultrona