Sabato di festa a Caltagirone, col tradizionale e colorato corteo della “Rusedda”
- di Redazione Il Solidale
- 29 mag 2022
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(Salvo Cona) CALTAGIRONE. Sabato pomeriggio, 28 maggio, come ogni anno si è tenuta a Caltagirone il tradizionale e folkloristico corteo della “Rusedda”, composto dagli agricoltori della zona originariamente su muli, cavalli e carretti e oggi soprattutto trattori, automobili e camion, tutti accuratamente addobbati con la “rusedda”, la pianta di cisto raccolta nel bosco di Santo Pietro che una volta serviva agli “stovigliai” per ardere i forni. Il colorato corteo viene preceduto da un vessillo (triunfu) con l’immagine sacra della Conadomini ed è caratterizzato dall’intermittente suono delle “brogne” (grandi conchiglie), trasformate in strumenti a fiato. Ad aggiungere interesse ci sarà la partecipazione dell’associazione musicale “Luigi Sturzo”. La “Rusedda” è uno degli eventi-clou legati alla devozione per Maria Santissima di Conadomini, compatrona di Caltagirone, in onore della quale la parrocchia retta da don Salvatore De Pasquale, vicario del vescovo, è anche in questi giorni al centro di una serie di eventi religiosi e non, compreso l’allestimento, da parte del Comune di Caltagirone, lungo la Scala di Santa Maria del Monte, della cosiddetta “Infiorata”. La “Rusedda”, una manifestazione che il sindaco Fabio Roccuzzo definisce “profondamente radicata nella nostra comunità, in particolare nella sua cultura e tradizione agricola, ed espressione di genuina devozione popolare”, si avvale del coordinamento organizzativo dell’associazione “Senza Frontiere” e del suo presidente Giuseppe Carnibella. Questo l’itinerario del tradizionale corteo della “Rusedda”: partenza da piazza della Regione, attraversamento delle vie Mario Milazzo, Principe Umberto, Giovanni Burgio, Giorgio Arcoleo, Roma, Principe Amedeo, piazza Municipio, Vittorio Emanuele, Duca degli Abruzzi, Carcere e conclusione sul sagrato della Chiesa di Santa Maria del Monte.