I corsisti ASI dell'IRES di Mirabella Imbaccari e i "Laboratori formativi per l’apprendimento consapevole"

  • di Redazione Il Solidale
  • 30 mag 2022
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I corsisti ASI dell'IRES di Mirabella Imbaccari e i "Laboratori formativi per l’apprendimento consapevole"

(Gaetana Brighina) MIRABELLA IMBACCARI. I corsisti ASI (Animatore Servizi all'Infanzia) dell'IRES di Mirabella Imbaccari  hanno esposto con interesse attivo i loro lavori di gruppo e con un feedback positivo verso il cammino formativo intrapreso. L’esposizione interattivo-dinamica, sia teorica che pratica, dei lavori di gruppo cerca di sensibilizzare rispetto a tematiche pedagogiche rilevanti, quali: l’educazione alimentare, l’ascolto reciproco e il rispetto per l’altro diverso da sé... Da "formatrice professionale" ho promosso "Laboratori formativi mirati all’apprendimento consapevole". Il laboratorio “Comunità di Ricerca” - sul piano educativo - è centrato sul valore della "lettura-ascolto" quale fattore determinante sia per la formazione del "sé" che per i processi di costruzione del reale.
La lettura ci proietta nella dimensione dell'ascolto reciproco, dell'ascolto vero, dove ciascuno ha la possibilità di aprirsi per esprimere, con rispetto, il proprio personale pensiero. Il "tempo della lettura" ci inserisce in un "luogo", la nostra mente, dove ci si può fermare a pensare, sviluppando un pensiero capace di interrogarsi e di produrre interrogativi, di rivalutare (sulla base del bene comune) e di rimettere in discussione il proprio punto di vista per ascoltare il punto di vista altrui e di intraprendere un percorso di “ricerca” sempre "in fieri", perché la ricerca non è mai compiuta. Inoltre, offre alla persona in formazione la possibilità di attivare "meccanismi di identificazione-proiezione" con i personaggi del racconto, permettendo di conoscere e gestire le proprie emozioni al fine di autocontrollare impulsi emotivo-affettivi appartenenti al proprio mondo interno, nonché al proprio inconscio. Nella fase di lettura della celeberrima Fiaba Ottocentesca del piccolo burattino animato di nome "Pinocchio", ci si sofferma sull'importanza della "crescita personale e sociale consapevole". Dalla lettura condivisa e dal confronto si perviene alla comprensione psico-pedagogica della figura del burattino che, dopo tante peripezie, ottiene il dono della "metamorfosi", ossia della trasformazione: da burattino di legno a bambino vero, in carne e ossa. Tale cambiamento rappresenta la metafora, intrinseca di una grande valenza educativa, dell'esperienza umana.
Collodi esprime, con le sue allegorie, gli eterni valori della vita, quali: l'amore, la saggezza, l'accoglienza, il perdono, la speranza, il bene e la gratuità. Valori rappresentati dal vecchio ciabattino Geppetto (figura paterna) e dalla Fata Turchina (figura materna).
Pertanto, nella storia di Pinocchio incombono tutte le minacce e le tentazioni che il mondo esterno ci presenta. Infatti nell'allegoria del "Gatto e della volpe" - dove "Il giusto paga e il furfante vince" (Collodi) - vengono rappresentate, da una parte l'ipocrisia e la falsità, e dall'altra la furbizia e l'astuzia. Disvalori finalizzati alla calcolata e consapevole volontà di ingannare pur di raggiungere, egoistici-vantaggiosi, interessi individuali.
Fortissimo è il significato allegorico del "Grillo parlante" che rappresenta la "voce interiore della Coscienza" nella scelta-lotta tra "il Bene e il Male". Il Male porta, inevitabilmente, a un destino di sottomissione, di paure, di solitudine… di infelicità. Destino ben rappresentato dal "Paese dei Balocchi" -allegoria del mondo illusorio dell'alcol, della droga e del gioco- che abbaglia, proiettando l'uomo in un mondo distaccato dalla realtà; realtà fatta (al contrario) di responsabilità, sacrifici e costante impegno.
È proprio Pinocchio a rappresentare il "processo di maturazione", il cui percorso è simboleggiato dalla "Rinascita": dal passaggio da burattino di legno (con personalità immatura, espressa da continue fragilità, bugie, birichinate ed effimere promesse) a bambino vero (con personalità strutturata, consapevole del sé personale e del sé sociale, dunque della propria identità, delle proprie radici, della propria personalità, nonché, dei propri limiti e delle proprie potenzialità, delle proprie azioni e delle conseguenze a esse connesse).
Tale consapevolezza ci rende persone vere, uniche e autentiche, con una forma mentis flessibile e ben strutturata, e non semplici marionette, facilmente condizionabili e gestibili che soccombono passivamente di fronte alla volontà altrui.
Un altro Laboratorio formativo che ha polarizzato l'attenzione e l'interesse dei corsisiti ASI è quello denominato “Mangio sano” il cui scopo è semplicemnte quello di sensibilizzare gli allievi sui principi di una sana ed equilibrata "Educazione Alimentare" la quale privilegia la "Dieta Mediterranea" il cui valore è ormai riconosciuto da tutti gli esperti di nutrizione.