Oggi 14 profughi afgani e 18 beneficiari del Progetto SAI “Caltagirone 2021/22 Ordinari-Ampliamento” hanno firmato "Patto di accoglienza" e “Carta dei diritti e dei doveri". Presenti i referenti de Il Geranio, Opera Prossima e Iride

  • di Redazione Il Solidale
  • 9 giu 2022
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Oggi 14 profughi afgani e 18 beneficiari del Progetto SAI “Caltagirone 2021/22 Ordinari-Ampliamento”  hanno firmato "Patto di accoglienza" e “Carta dei diritti e dei doveri". Presenti i referenti de Il Geranio, Opera Prossima e Iride

(Salvo Cona) CALTAGIRONE. Quattordici profughi afgani, appartenenti a tre nuclei familiari imparentanti fra loro, dal 29 aprile ospiti della città di Caltagirone, hanno firmato stamani, in municipio, il Patto di accoglienza, una "Carta dei diritti e dei doveri" e sulle modalità di comportamento da seguire nelle strutture che li accolgono.
I 14 vivono in tre appartamenti nell’ambito del programma SAI (Sistema accoglienza integrata), di cui è titolare il Comune di Caltagirone e gestore un’associazione temporanea di tre cooperative. Fra loro anche una piccola di poco più di due mesi.
Il Patto di accoglienza è stato siglato stamani anche da altri beneficiari del programma – 18 in totale, quattro dei quali adulti e 14 minori – di diverse nazionalità, a Caltagirone da un paio di mesi. Si tratta di bengalesi, tunisini, guineani, egiziani, gambiani e senegalesi, ospiti di altre tre comunità.
Erano presenti il sindaco del Comune di Caltagirone, Fabio Roccuzzo, l’assessore comunale al Welfare, Patrizia Alario, e i responsabili delle cooperative sociali che fanno parte dell’A.T.I. (Associazione temporanea di imprese) preposte all’accoglienza di queste famiglie rifugiate: per “Il Geranio” c'erano la vice presidente Cinzia Maugeri e la coordinatrice-referente unica di progetto, Elisa Cascio; per “Opera Prossima” c'era Giusy Infantino che la presiede e poi per “Iride” era presente la referente Micol Liardo.
Alla forma dei patti di accoglienza hanno partecipato anche diversi componenti dell’equipe dell’A.T.I. oltre che la referente psicoterapeuta del progetto per conto della cooperativa “Opera Prossima” s.c.s., Arianna Scaglia, e la mediatrice culturale Giulia Raimondo della stessa cooperativa che farà da interprete.
Le famiglie accolte sono ospitate in appartamenti messi loro a disposizione dal Sistema di Accoglienza Integrata Progetto SAI “Caltagirone 2021/2022 Ordinari – Ampliamento”  di cui è titolare il Comune di Caltagirone.
“Caltagirone si dimostra una comunità solidale e accogliente – sottolinea l’assessore al Welfare Patrizia Alario -, grazie a una rete di operatori, cooperative e associazioni che garantiscono ospitalità e inclusione. Quello verso una sempre più piena integrazione è uno sforzo che prosegue e che, anzi, siamo impegnati a rafforzare ulteriormente attraverso attività che esaltino il valore della multiculturalità”.
“Confidiamo fermamente in queste iniziative – dichiara il sindaco Fabio Roccuzzo – perché crediamo nella solidarietà e in tutto ciò che aiuti coloro che sono sfuggiti a condizioni estremamente difficili, a migliorare le proprie prospettive di vita. Non esistono differenze di sorta. Bisogna porre al centro l’uomo e ciascuno ha il dovere di contribuire a esaltare il valore ineludibile della persona umana”.
Elisa Cascio, interpretando la soddisfazioni delle altre referenti delle cooperative che rappresentano l’A.T.I. che gestisce il Progetto SAI “Caltagirone 2021/2022 Ordinari – Ampliamento” afferma che “oggi è stato un giorno importante perché sono stati sottoscritti dei 'patti' frutto della preziosa e proficua sinergia tra istituzioni comunali e il mondo delle cooperative sociali che nel Calatino e in particolar modo a Caltagirone si occupano di accoglienza degli stranieri, come quelle nostre già impegnate ad ospitare beneficiari non sono solo afgani, ma anche altri provenienti da terre povere e martoriate da guerre e violenze dalle quali sono fuggiti”.