Castel di Iudica. Domani, alle 17, il Consiglio comunale sarà chiamato a discutere della mozione di sfiducia, presentata al primo cittadino da ben nove consiglieri comunali. Il documento riporta le firme in calce di Lorena Grazia Mileti, Gaetano Anastasi, Salvo Calderaro, Pierluca Torrisi, Lauretta Pesce, Santino Di Dio, Simona Di Dio, Carmelo Ferrara e Giusy Longo. L’atto per sortire gli effetti politici sperati dovrà raggiungere il quorum dei 12 voti in aula. Al momento il gruppo d’opposizione può contare solo sui voti sicuri dei nove firmatari, pur tuttavia si vocifera in paese di un dibattito piuttosto animato negli altri gruppi consiliari, in particolare nel Partito Democratico le cui varie anime avrebbero atteggiamenti diversi e contrastanti sulla tenuta della giunta Grasso. L’opposizione rimprovera a Grasso le condizioni “disastrose in cui versa il verde pubblico, la viabilità e la pulizia cittadina”. Imputano, inoltre, alla giunta l’incapacità a risolvere tre vicende delicate che da tempo tormentano Castel di Iudica e le sue frazioni: mancato ampliamento del cimitero, la crisi idrica e l’aumento della pressione fiscale. Dal canto suo il sindaco Grasso si è dichiarato “sereno nell’affrontare la sfiducia” perché convinto che l’atto “non otterrà i voti necessari per passare”. Ogni verdetto è quindi rinviato a domani sera, con un paese che vive comprensibilmente ore di febbrile attesa. Martino Geraci