Rischio alluvioni, Musumeci: «Presto i progetti per la sicurezza di cinque torrenti a Scordia»

  • di Redazione Il Solidale
  • 23 lug 2022
  • CRONACA

Rischio alluvioni, Musumeci: «Presto i progetti per la sicurezza di cinque torrenti a Scordia»

(Salvo Cona) SCORDIA. "Dopo avere stanziato le risorse necessarie - quasi 12 milioni di euro - nello mese scorso di aprile, ecco adesso la pubblicazione delle gare per affidare indagini tecniche e progettazione esecutiva dei lavori di messa in sicurezza di cinque corsi d’acqua che scorrono nel territorio di Scordia, nel Catanese". Lo ha comunicato la Regione Siciliana il 21 luglio, aggiungedo che "il governo Musumeci, attraverso la Struttura contro il dissesto idrogeologico guidata dallo stesso presidente della Regione, brucia le tappe per porre fine o almeno ridurre il rischio delle disastrose esondazioni che in tutta quest’area hanno seminato in passato morte e distruzione". Le gare pubblicate dagli uffici palermitani di piazza Florio riguardano i torrenti Archi, Cava, Loddiero e Serravalle, oltre al canale interrato che si trova in contrada Rossitto, in corrispondenza della strada provinciale 29. Per tutti è prevista la pulizia idraulica, per liberare gli alvei dai detriti e dalla vegetazione, e la riparazione di quei tratti di argini crollati o in cattive condizioni. Saranno, inoltre, realizzati dieci nuovi ponti per consentire attraversamenti sicuri e un adeguato deflusso dell’acqua nei momenti di piena. Gli incarichi ai progettisti verranno affidati dopo metà settembre, quando scadranno i termini per la presentazione delle offerte. «Solo i tempi tecnici rigorosamente imposti dalle procedure, per il resto procediamo spediti per realizzare al più presto questi indispensabili interventi sui torrenti potenzialmente più pericolosi», sottolinea il governatore Nello Musumeci. «Così come promesso - spiega - anche qui stiamo portando a termine una capillare operazione di prevenzione, disinnescando il pericolo di quegli impetuosi fiumi di fango, alimentati dalle piogge insistenti, che hanno più volte messo in ginocchio l’economia locale e, come nello scorso ottobre, sono costati vite umane. Bisogna alzare la guardia senza il minimo indugio perché per troppi anni certi rischi sono stati colpevolmente sottovalutati, lasciandoci poi sgomenti al cospetto di conseguenze dolorosissime e inaccettabili».