Il baritono raddusano Paolo Ingrasciotta debutta con successo in Giappone con la 'Boheme' di Giacomo Puccini

  • di Redazione Il Solidale
  • 25 lug 2022
  • CRONACA

Il baritono raddusano Paolo Ingrasciotta debutta con successo in Giappone con la 'Boheme' di Giacomo Puccini

(Francesco Grassia) RADDUSA. “La vie n’est pas du cinema” (la vita non è un film). E’ questa una frase che piace tanto ai francesi quando vogliono ricordare a qualcuno l’esistenza di un destino che, nel bene e nel male, caratterizza la vita di ogni essere umano. E proprio perché la vita non è un film, il cui montaggio può essere pilotato, avviene spesso che il destino porta una persona a viverla dove magari non avrebbe mai pensato, cioè lontano dalla propria terra, dai propri amici e dagli affetti più cari. E’ quello che è successo a Paolo Ingrasciotta, nato e cresciuto a Raddusa in provincia di Catania, che, quando non era ancora diciottenne (oggi di anni ne conta 38), lasciò Raddusa per motivi di lavoro e si recò in Emilia dove fissò la sua residenza nella cittadina di Imola. In Emilia Paolo Ingrasciotta, oltre a trovare un lavoro più che soddisfacente, diede libero sfogo alla sue particolari caratteristiche di cantante lirico e divenne un baritono di grande spessore internazionale. A consacrarlo tra i migliori sono stati i lusinghieri successi ottenuti nel corso delle sue esibizioni nei teatri più famosi del mondo. Oggi Paolo Ingrasciotta è ritenuto, dagli esperti del settore, un vero e proprio talento naturale poiché con la musica lirica ha già ottenuto i più importanti riconoscimenti internazionali che gli hanno permesso di inserire il proprio nome nell’albo d’oro dei più rinomati teatri di tutto il mondo ed in particolare in quelli dei paesi dell’est come: Albania, Armenia, Bielorussia, Corea del Sud, Croazia, Giappone, Grecia, Romania, Polonia, Russia e Ucraina; così com’è avvenuto anche in Italia, in Israele e in Messico. L’ultimo successo Paolo Ingrasciotta lo ha registrato con il suo debutto nella Boheme di Puccini, che ha portato in scena nel corso della sua tournè in Giappone, nei giorni 15-17-20-23 luglio scorso, organizzata dall’Agenzia “PrimaFila Artists”. In questa edizione giapponese della Boheme di Puccini, rappresentata nei più prestigiosi teatri del Sol Levante, il giovane baritono siciliano Paolo Ingrasciotta ha rivestito i panni di Schaunerd e la sua brillante esibizione ha riscontrato i più ampi consensi e gli applausi più scroscianti del molto competente pubblico giapponese di Kobe e di Osaka Castle, che si è alzato all’impiedi riservandogli le più lunghe standing ovation. Nelle quattro serate giapponesi, in cui è stata portata in scena la Boheme, il baritono raddusano Paolo Ingrasciotta ha rivestito i panni di Schaunard, ed è stato affiancato da Gustavo Castilio, nei panni di Marcello. Con loro due sul palco si sono esibiti pure: Francesca Manzo, nei panni di Mimì; Riccardo Della Sciucca, nei panni di Rodolfo, ed Eva Trachu, nei panni di Musetta. Ad accompagnare le rappresentazioni dell’Opera lirica è stata la nota “Hyogo Performing Arts Center” Orchestra diretta dal Maestro Yutaka Sado. Ricordiamo, a quanti non lo sapessero, che Paolo Ingrasciotta è nato, nel 1986 a Raddusa, in provincia di Catania, e dalla sua cittadina è andato via quando non aveva ancora diciotto anni. Oggi il suo Il curriculum professionale è ricco di tanti successi e certifica una serie incredibile di premi conquistati nei più grandi teatri dell’Italia e del mondo. Il curriculum di Paolo Ingrasciotta potrebbe essere il quello di un semplicissimo giovanotto siciliano che, prima di raggiungere la maggiore età, ha dovuto lasciare la propria famiglia, la propria terra, i propri amici e gli affetti più cari per cercare in altri lidi quel lavoro che la piccola città di Raddusa non poteva offrirgli. Come sopra detto si stabilì in Emilia e fissò la sua residenza nella città di Imola dove iniziò a studiare musica alla scuola Vassura-Baroncini. Sotto l’esperta guida dalla prof. Giuseppina Brienza vinse una serie di importanti concorsi internazionali, tra i quali il “Toti dal Monte”(nel 2013), il “Giacinto Prandelli”(nel 2015) e il “Gran Prix dell’Opera” presso il Teatro Regio di Parma, dove fu eletto “Miglior Voce da Baritono Emergente”. Successivamente si trasferì a Venezia dove studiò canto presso il noto Conservatorio “Benedetto Marcello” e dove, nel 2014, aveva rivestito l’impegnativo ruolo del protagonista nella prima esecuzione assoluta dell’opera “Il gioco del vento e della luna” di Luca Mosca. Nel 2016 fu artefice di una intensa attività che consolidò il suo talento e la sua professionalità fin tanto che, alla fine dello stesso anno, fu ammesso alla “Accademia di Perfezionamento per cantanti Lirici del Teatro alla Scala di Milano”. Nel corso del suo perfezionamento all’interno dell’Accademia Paolo Ingrasciotta ha alternato ruoli di primo piano in diverse opere liriche come quelli del Figaro e di Don Bartolo ne “Il Barbiere di Siviglia”, quello di Don Magnifico ne “La Cenerentola dei Bambini”, quello di Guglielmo in “Così fan tutte” e di Slook in  “La Cambiale di Matrimonio”. Nell’anno 2018 ha conseguito il Diploma di Laurea presso l’Accademia di Perfezionamento per Cantanti Lirici del Teatro alla Scala di Milano, e, per ben due anni, ha lavorato per conto dello stesso Teatro alla Scala. Dal 2020 a tutt’oggi lavora presso il Teatro Comunale di Bologna. Ora l’esordio in grande stile nella Boheme di Puccini rappresentata nella tournè giapponese lascia prevedere che per lui il futuro sarà luminoso. Il grande successo che Paolo Ingrasciotta ha ottenuto in Giappone ha messo in fibrillazione i cittadini raddusani che attendono la sua prossima venuta a Raddusa per tributargli l’onore che merita per avere rappresentato al meglio la città di cui resta sempre un “figlio legittimo”. Nella foto il Baritono raddusano Paolo Ingrasciotta e l’Orchestra “Hyogo Performing Arts Center” che ha accompagnato l’opera lirica la “Boheme” di Puccini rappresentata nelle quattro tappe della tournè giapponese.