Il Sacerdote raddusano Don Pietro Mannuca, quale Rettore scrive alle "autorità competenti sulla situazione dell'Eremo di Monte Scarpello"
- di Redazione Il Solidale
- 29 lug 2022
- CRONACA
(Francesco Grassia) CASTEL DI IUDICA. Il Sacerdote Don Pietro Mannuca, raddusano di Raddusa, nella sua qualità di Rettore dell’Eremo di Monte Scarpello con la “Chiesa di Maria Santissima del Rosario”, ubicato per la gran parte nel territorio di Castel di Iudica e incardinato presso la diocesi di Caltagirone, ci ha fatto pervenire la copia di una missiva con cui sottopone all’attenzione delle eminenti autorità competenti l’incresciosa situazione in cui versa l’Eremo a causa della battuta di arresto dei lavori di restauro che sono fermi da oltre due anni e mezzo. La nota, che rappresenta una vera e propria denuncia della grave situazione chiaramente esposta, è stata inviata: al Vescovo di Caltagirone, al Prefetto di Catania, ai Procuratori della Repubblica di Caltagirone di Catania e di Caltanissetta, all’On.le Presidente della Regione Nello Musumeci, all’Assessore alle Infrastrutture On.le Marco Falcone, alla Procura Regionale della Corte dei Conti, alla Commissione Regionale Antimafia, all’Autorità Nazionale Anticorruzione, al sindaco di Castel di Iudica Ruggero Strano, al Presidente del Consiglio del Comune di Caste di Iudica ed a tutti i consiglieri di maggioranza e di minoranza. Con la suddetta nota, dopo una breve sintesi della storia dell’Eremo in cui si rappresenta l’importanza culturale, archeologica e religiosa del sito, il Rettore afferma che: “considerata la rilevanza Storica-Religiosa-Culturale del Santuario, l’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, in data 3.9.2018 con D.D.D. n.445, ha approvato il finanziamento del progetto per l’importo di €.730.000,00 (settecentotrentamila euro) necessari per la ristrutturazione sia degli edifici che dell’area antistante. Con la gara effettuata dal Comune di Castel di Iudica, che gestisce l’intero sito di Monte Scarpello, i lavori in progetto vennero aggiudicati dalla ditta “Tecno Costruzioni srl” così come statuito con determinazione n.776 del 16.10.2029 adottata dal Settore III “Servizi Tecnici” dello stesso Comune iudicense. Nel corso dell’esecuzione dei lavori però la ditta appaltatrice riscontrava una serie di difficoltà nella comunicazione con i RUP, nominati con determina sindacale; tale problematica determinava un gravoso rallentamento nell’esecuzione dei lavori. Le predette difficoltà raggiunsero il culmine a seguito della richiesta di una perizia di variante da parte della stessa ditta “Tecno Costruzioni srl” inviata al Comune di Castel di Iudica con nota del 24.08.2020, alla quale non seguì alcuna risposta da parte dell’amministrazione Iudicana. In assenza di tale perizia la ditta, il 20.10.2020, bloccava il proseguimento dei lavori che, alla data odierna, non sono stati ancora ripresi. Tali dinamiche – prosegue il Sacerdote nella sua nota - emergono chiaramente dal tenore letterario delle determinazioni sindacali (tutte specificate in nota) emesse dal sindaco di Castel di Iudica. Ora i rischi che corre l’Eremo sono davvero molteplici, a partire dal deterioramento, che potrebbe determinarne il crollo, e al pericolo d’incendio vista la mancata scerbatura della vasta area che lo circonda. In ultimo si teme il pericolo che la società “Tecno Costruzioni srl” possa rescindere dal contratto ed adire alle vie giudiziarie per vedersi riconosciute le proprie spettanze. In tale caso l’Eremo verrebbe trascinato in una battaglia giudiziaria che potrebbe durare alcuni decenni determinando la perdita del finanziamento con il conseguente danno erariale che ricadrebbe sull’attuale amministrazione; ed inoltre, la grave mancata ricaduta occupazionale oltre che turistica. Infine il Sacerdote Don Pietro Mannuca, Rettore dell’Eremo, con tale nota, invita il Sindaco, il Presidente del Consiglio e tutti i Consiglieri ad indire un consiglio Comunale al fine di far luce sull’intera vicenda ed inoltre, esprime preghiera in riferimento alle altre autorità a cui la missiva è indirizzata affinché, nella pienezza delle loro competenze, pongano in essere gli atti ritenuti più idonei al fine di ridare dignità e sicurezza all’Eremo di Monte Scarpello ed ai suoi fedeli che vi si recano in pellegrinaggio sia nelle occasionidelle principali ricorrenze organizzate dal rettorato che nelle occasioni spontanee di pellegrinaggio votivo da parte dei fedeli provenienti da tutte le parti d’Italia; sempre in collaborazione con il “Comitato Eremo di Monte Scarpello”. Nella foto l’Eremo di Monte Scarpello e nel riquadro il Rettore Sacerdote Pietro Mannuca.