Ciminiere. Museo degli antichi strumenti di scrittura: in 300 metri quadrati, quasi 10mila pezzi esposti, 46 tra teche e vetrine.

  • di Redazione Il Solidale
  • 30 ago 2022
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Ciminiere. Museo degli antichi strumenti di scrittura: in 300 metri quadrati, quasi 10mila pezzi esposti, 46 tra teche e vetrine.

(Salvo Cona) CATANIA. Uno spazio di 300 metri quadrati, quasi 10mila pezzi esposti, 46 tra teche e vetrine. Questi sono i numeri del Museo degli antichi strumenti di scrittura, inaugurato qualche settimana fa alle Ciminiere. Il collezionista ed ideatore del museo, Salvo Panebianco, venerdì scorso ha illustrato i pezzi più rari e preziosi al Commissario straordinario Federico Portoghese, che a fine visita ha dichiarato: “Le Ciminiere si connotano sempre più come vera e propria cittadella della cultura. Il nuovo museo, che si aggiunge ai due già presenti, nasce dalla collaborazione tra Città metropolitana di Catania, Regione e Club internazionale della penna stilografica. Rilanciare il sistema Ciminiere è una assoluta priorità. Sto elaborando in questi giorni un Regolamento per accreditare nelle sedi internazionali i nostri musei che avranno autogestione, così come impone la legge, per sgravare i trasferimenti statali e puntare invece su risorse alimentate dai circuiti turistici. Saranno anche nominati dei responsabili scientifici. Questi strumenti gestionali sono garanzia di sviluppo per le Ciminiere”.
L’apertura del Museo degli antichi strumenti di scrittura è stato uno dei punti di forza dell’estate catanese. Esposti pezzi di valore estetico (molti gli oggetti cesellati in oro e decorati con pietre preziose) e storico (come ad esempio la Montblanc realizzata nel 1933 in argento massiccio in occasione della visita di Hitler in Italia) che fanno conoscere l’evoluzione tecnica dell’arte scrittura e dei suoi strumenti. Il nuovo museo fa anche entrare nel mondo della comunicazione dei segni usati quando non esisteva ancora l’alfabeto: esposte quindi amigdale e strumenti affini adoperati in epoca preistorica per tracciare graffiti. Una parte del museo è infine dedicato ai supporti di ogni tipo - tavolette di cera, tavole di argilla, papiro, carte e pergamene – usati in antichità per la scrittura. Ovviamente la parte centrale dell’esposizione è incentrata sulle stilografiche senza però dimenticare gli strumenti antesignani delle attuali penne a sfera: stilo, calamai, inchiostri, penne ricavate da piume d’uccello ecc. Gli orari di apertura sono dalle ore 9 alle 20, chiuso il lunedì, ingresso 8 euro.