Conclusa con successo la 26^ "Festa del Grano" di Raddusa, unica sagra siciliana con il Marchio "Sagra di Qualità”

  • di Redazione Il Solidale
  • 13 set 2022
  • CRONACA

Conclusa con successo la 26^ "Festa del Grano" di Raddusa,  unica sagra siciliana con il Marchio "Sagra di Qualità”

(Francesco Grassia) RADDUSA. Nei giorni 9 - 10 - 11 Settembre si è svolta la popolare “Festa del Grano” (26^ edizione), unica sagra siciliana con il “Marchio Sagra di Qualità” ottenuto il 22 luglio del 2019, che, dopo due anni di sosta forzata a causa della pandemia, è tornata a rinverdire quella tradizione secolare legata alle vicende degli antenati che hanno segnato la storia di Raddusa e del prodotto principale della sua terra, cioè il grano duro, a cui è dovuta la crescita economica, culturale e sociale della piccola comunità raddusana. Per la ventiseiesima volta è stata riscritta la storia del grande amore che la città di Raddusa nutre per il prodotto principale della sua terra sul quale poggia, quasi per intero la sua economia. L’abbraccio della gente a sua Maestà il Grano è una vera dimostrazione di affetto che si ripete puntuale ogni dodici mesi a dispetto del tempo che scorre inesorabile e delle abitudini che cambiano velocemente. Tra convegni, dibattiti, musiche, sfilate e visite guidate, che si sono susseguiti nel corso dei tre giorni di festa, in uno intreccio straordinario di cultura, folklore e tradizioni, la gente  ha potuto degustare le prelibatezze dei prodotti tipici locali, derivati dal grano duro, tra i quali: l’originale “pane condito”, impastato sul posto, alla casalinga, e cotto nel forno a pietra; la famosa “Pasta di San Giuseppe” così chiamata in onore del Santo Patrono preparata da personale specializzato. Ma la festa, che da svariati anni ormai fa parte del circuito delle feste regionali, ha presentato quest’anno alcune novità. E’ stata organizzata dall’Amministrazione Comunale, guidata dal giovanissimo Sindaco dott. Emilio Cosentino (28 anni) con la collaborazione del suo vice sindaco dott. Giuseppe Marino, degli assessori Renzo Dragone, Luigi Vitanza, Concetta Cutrona e dei Consiglieri Comunali della sua squadra. Inoltre l’Amministrazione Comunale ha avuto l’appoggio degli Assessorati Regionali dell’Agricoltura, dello Sport, Turismo e Spettacolo, dei Beni Culturali, nonché dell’ Assemblea Regionale, e si è avvalsa della collaborazione delle associazioni locali tra cui la Pro Loco Raddusa, la Protezione Civile e le Associazioni culturali compresi i giovani del Servizio Civile. La festa di quest’anno ha registrato alcune novità interessanti tra le quali le numerose mostre fotografiche allestite nel pieno centro storico; le vecchie “putie” allestite nella via principale della città; la “Estemporanea di Pittura”, curata dalla pittrice Pinella Insabella; l’immancabile convegno sul “grano duro”; la presentazione del libro “Raddusa la Culla del Grano” edito dal Consorzio “Sicil Cereal” e scritto dal giornalista Francesco Grassia, che ha registrato la presenza di molti personaggi di alto spessore culturale appositamente intervenuti. E poi i visitatori hanno potuto visitare i soliti stands con i prodotti di ogni genere; la pinacoteca comunale, il museo del grano e della civiltà contadina, e l’altare di San Giuseppe Patrono della città. A guidare le sfilate è stata, come sempre, la “Carrozza dei Marchesi” che ha sfilato per le vie della città, prima nel pomeriggio di sabato e poi nella mattinata di domenica, 11 settembre, ultimo giorno di festa, seguita dalle massime Autorità Civili e Militari, dal Corteo Mitologico, dai Carretti Siciliani, dalla Banda Musicale “Maestro G. Allegra”, dai Gruppi Folkloristici, dagli sbandieratori del “Magistrato dei Quartieri”, da alcune maestranze del Palio dei Normanni di Piazza Armerina, e dai Contadini e dalle Contadine del Gruppo Folk “La Spiga” di Raddusa nei costumi tradizionali. La Festa ha avuto il suo momento di maggiore interesse nel pomeriggio di domenica 11 settembre (ultimo giorno) quando è stata rappresentata, nella piazza del Milite Ignoto, la manifestazione dell’antica “pisatura del grano”, con la girandola dei cavalli, che è stata effettuata tra canti e balli propiziatori che hanno coinvolto la gran parte della popolazione presente attorno all’aia e nella tribuna appositamente allestita, gremita in ogni ordine di posti. A seguire poi “i giochi nell’aia” e la “mbastata do pani”. Pane caldo e condito rigidamente con olio di oliva locale, è stato distribuito, all’ora di pranzo, nei giorni di sabato e domenica, a tutti i partecipanti alla festa che si è conclusa nella tarda notte di domenica 11 settembre con il solito spettacolo musicale tenuto nella piazza principale della città. Nella foto del fotoamatore Santo Pellegrino il momento più saliente della festa:l’antica “pisatura del grano”.