SAI "Vizzini Appartamenti". La tunisina Yanoubzi Hana, 33 anni, scrive sull’abito tradizionale delle donne in Tunisia
- di Redazione Il Solidale
- 26 set 2022
- Migrantes 2.0
(Salvo Cona) La tunisina Hana Yanoubzi, 33 anni, scrive sull’abito tradizionale che indossano le donne in Tunisia. E lo fa da una delle struttura di accoglienza SAI “Vizzini Appartamenti” dove è ospitata, gestita dalle cooperative sociali “San Francesco” e Opera Prossima”, con il coordinamento della dottoressa Mariella Simili e del dottor Salvatore Maggiore, vice coordinatore del Progetto SAI “Vizzini Appartamenti”. Alla loro opera si aggiunge la preziosa attività svolta dal dottor Giuseppe Gentile, insegnante di Alfabetizzazione di Lingua italiana.
L’abito tradizionale delle donne tunisine
L’abito tradizionale delle donne tunisine è composto da due parti che coprono tutto il corpo della donna. Le tunisine hanno la tendenza ad indossare il bianco nei loro vestiti, anche se mettono altri colori, come il color miele, il rosso, il bordeaux e il marrone, ma non amano il colore nero. Per le donne della città c’è un vestito tradizionale che si mette quotidianamente chiamato “TAWADALA”. I suoi elementi di base sono un velo in cotone, oppure in seta colorati, una camicia ed un fermaglio. Per quanto riguarda la testa è sormontata da un nodo che copre il viso, chiamato “QOUFIA” con delle code ricamate. Il vestito della donna rurale si differenzia nettamente perché non è un capo unico e lo chiamiamo veste ed è composto in parte da lana o cotone di color nero o blu scuro, e certe volte di una piccola quantità di seta. Il color rosso è riservato ai matrimoni. La veste incorpora tutto il corpo della donna ed è stretto sul petto con una coppia di Khalals di argento, con una cintura sulla vite, è il copricapo è ricamato con disegni geometrici.
La robe traditionelle des femmes tunisiennes
La robe traditionelle des femmes tunisiennes en deux pièces qui couvre tout le corps de la femme. Les tunisiens on tendance a porter du blanc dans leurs vêtements, bien qu’ils utilisent ègalement d’autres couleurs comme le miel, le rouge, le Bordeaux et le marron, mais ils n’aiment pas du tout le noir. Pour les femmes de la ville il y a la tenue quotidienne traditionelle appelèe “Tawadala”. Ses èlèments de base sont une serviette en cotono u en soie colorèe, un chemisier et un frein. Quant à la tête, elle est surmontèe du “noeud” interdit de face, ou le couvre-chef est “qouifia” avec des queues brodèes. La robe d’une femme rurale diffère nettamente car ce n’est pas du mucus, et on l’appelle une robe ou une robe, et elle se compose d’un moracea de laine ou de coton de couleur noire ou bleu foncè, et par fois c’est un petit quantitè de soie. La couleur rouge est rèservèe aux mariages. La robe enveloppe le corps de la femme et est rasserrèe sur la poitrine avec une paire de khalals en argent, avec une ceinture à la taille, et le couvre-chef est brodè de motifs gèeomètric.