(Alberto Drago) NISCEMI. I profumi ed i sapori dell’autunno sono nell’aria, come quelli dei mosti ricavati con la vendemmia dell’uva e con i quali viene preparata la mostarda condita con mandorle tostate ed i mastazzoli, prodotti tipici di antiche ricette contadine.
E’ pure in corso nelle campagne la raccolta delle olive per la produzione dell’olio e delle mandorle.

Aspetti che nell’attuale era del digitale, determinano sempre più nelle nuove generazioni la perdita di ogni contatto con la natura e che hanno indotto la Comunità alloggio Led della città che ospita disabili psichici e di cui Filippo Toscano è amministratore legale e la dottoressa Larissa Rizzo direttore tecnico, ad organizzare per venerdì 7 ottobre nella propria sede di contrada Paradisa con il coinvolgimento di alunni delle scuole della città e la collaborazione della condotta “Slow food – Terre del Maroglio” e del Museo civico, la settima edizione della rassegna intitolata “Dall’uva in poi”.

Il programma comprende l’accoglienza degli alunni delle quinte classi dell’Istituto comprensivo “G. Verga” della città, il percorso didattico “passato e presente, dalla vendemmia al mosto attraversando i colori del cibo” a cura della dott.ssa Valentina Maria Vacirca, fiduciaria di Slow food Terre del Maroglio, le degustazioni di prodotti dell’uva e di merende antiche preparate e raccontate, l’esperimento didattico “Impariamo a fare i nodi” e la distribuzione di Gadget agli alunni.

L’iniziativa consentirà agli alunni l’opportunità di relazionarsi con il mondo della disabilità fisica e psichica, che consentirà loro di rafforzare i valori della solidarietà, dell’integrazione e della tolleranza verso malattie che possono rendere diversi, fragili e vulnerabili in un tempo veloce e sfuggente.