(Alberto Drago) NISCEMI Per i genitori che vivono nel grande dolore per avere perso i figli e che fanno parte dell’associazione “Figli in Paradiso” della parrocchia “Santa Maria della Speranza” della città, di cui è parroco don Filippo Puzzo, sono stati interessanti, confortanti e di grande forza spirituale e morale i due giorni di formazione che hanno frequentato a Catania e Messina.
Un incontro quello della città dello stretto  che si è svolto all’interno del Santuario della Madonna di Lourdes e nel quale, dopo i saluti della responsabile locale Maria Ciuna e di Fra’ Benedetto, rettore del Santuario,  sono intervenuti Virginia Campanile, presidente nazionale dell’Associazione “Figli in paradiso”  e don Arnaldo Pangrazzi, sacerdote camilliano e psicoterapeuta.
Momenti di intensa fraternità sul tema “L’alfabeto del cuore e i distacchi” che partendo dall’analisi dei colori dell’arcobaleno hanno fatto risaltare i sentimenti che attraversano la vasta gamma cromatica.
Don Arnaldo nella sua lunga esposizione, ha aiutato a comprendere la teoria dell’attaccamento proposta dallo psicologo “John Bowlby” elencando anche una gamma di perdite che passano per i vari condizionamenti familiari e culturali, religiosi, educativi e fino ad avere poi “sguardi sananti” con percorsi di perdono di sé e delle circostanze che hanno avvolto il padre e la madre nel lutto per la perdita del figlio.
Percorsi che vengono attuati all’interno dei gruppi di auto mutuo aiuto dell’Associaizone “Figli in Paradiso”, ed accompagnati da celebrazioni Eucaristiche mensili.
L’incontro per i genitori dell’Associaizone “Figli in Paradiso”, si è concluso con una breve esperienza di auto mutuo aiuto col sostegno di don Pangrazzi e con una messa concelebrata dal parroco don Filippo Puzzo e fra’ Benedetto del Convento dei Frati Minori di Messina.
La parrocchia “Santa Maria della Speranza” ha ospitato a febbraio nel proprio auditorium il XV convegno regionale dell’Associazione “Figli in Paradiso” sul tema “Lenisco il mio dolore… parlando del mio amore (nelle perdite e nei lutti)”.