Caltagirone. Riunione tavolo tecnico su Canone unico patrimoniale, con associazioni categoria
- di Redazione Il Solidale
- 21 ott 2022
- CRONACA
(Salvo Cona) CALTAGIRONE. “Ringrazio le organizzazioni di categoria, il Collegio dei revisori dei conti, l’Ordine dei dottori commercialisti, i dirigenti del Comune e i consiglieri comunali di centrosinistra per avere partecipato ai lavori. Trovo, invece, irragionevole l’assenza dei consiglieri di centrodestra che si sono sottratti, con argomenti destituiti di fondamento, a un’occasione di confronto istituzionale. Oggi il tavolo tecnico ha accertato in maniera inequivocabile che l’aliquota del Canone unico e le tariffe dei passi carrabili non sono il frutto di una determinazione discrezionale dell’Amministrazione, ma la necessaria e ineludibile conseguenza del l’osservanza delle norme”. Queste le dichiarazioni rese dal sindaco Fabio Roccuzzo a conclusione della riunione del tavolo tecnico sul Canone unico patrimoniale svoltasi stamani, nel salone di rappresentanza “Mario Scelba”, su iniziativa dell’Amministrazione comunale. Poco prima i consiglieri di centrodestra avevano comunicato la propria assenza, accusando l’Amministrazione di avere deliberatamente aumentato le tariffe, “così causando dolosamente un ingiustificato aggravio fiscale e contributivo”, definendo “irricevibile” l’invito a un tavolo tecnico “da parte di chi ha bollato la nostra mozione come foriera di squilibri di bilancio” e non accettabile “l’invito di chi, con le proprie premesse, ha già condizionato l’esito dei lavori e non si assume la responsabilità del proprio agire politico”. Il primo cittadino ha, invece, ribadito che la Giunta “si è limitata ad applicare la legge in una materia in cui l’ultimo aumento risale al lontano 2012, peraltro ricorrendo alla tariffa standard”. “Nei prossimi giorni – aggiunge il sindaco – trasmetterò al Ministero dell’Interno, al Ministero dell’economia e alla Procura della Corte dei Conti le motivazioni per le quali la mozione d’indirizzo adottata dal Consiglio con i soli voti del centrodestra non può in alcun modo essere attuata. Se ciò accadesse, infatti, si violerebbero le disposizioni del Testo unico Enti locali e, come confermato dal Collegio dei revisori dei conti, si provocherebbe un evidente squilibrio di bilancio”. Il primo cittadino, raccogliendo l’invito delle organizzazioni di categoria – presenti all’incontro, per la Confcommercio, il vicepresidente provinciale Rosario Bruno e il presidente locale Carmelo Scalzo; per la Confesercenti il responsabile calatino Filippo Guzzardi; per la Confartigianato il presidente territoriale Francesco Navanzino -, ha assicurato “un maggiore coinvolgimento” delle stesse nelle varie iniziative. Dai rappresentanti delle associazioni si è levato il grido di dolore di tutte le categorie produttive, alle prese col caro energia e con altre, gravissime problematiche che attentano alla sopravvivenza di tante aziende. Gli stessi hanno “preso atto delle affermazioni del segretario generale e del presidente del Collegio dei revisori sull’obbligatorietà di alcuni passaggi, dettata anche dal dissesto”. Infine, hanno anticipato la presentazione di una formale richiesta di annullamento della delibera con cui, lo scorso 29 giugno, il Consiglio ha approvato il regolamento che disciplina l’applicazione del Canone unico patrimoniale, ciò perché essa sarebbe viziata dalla mancata concertazione con le stesse organizzazioni. Il presidente dell’Ordine dei commercialisti Gaetano Lo Monaco (presente, per lo stesso Ordine, pure il segretario Carlo D’Alessandro) ha ricordato che “le disposizioni in questione avrebbero dovuto essere applicate dal 2020” e che “si può eventualmente rivedere il regolamento, rispettando però i minimi tabellari”. I consiglieri comunali Pia Giardinelli e Vincenzo Di Stefano – presenti pure Mario Polizzi, Greta Bonanno e Claudio Panarello – hanno insistito sulla “piena legittimità e serietà” dell’operato dell’Amministrazione, stigmatizzando “le gravissime conseguenze” che sarebbero connesse all’annullamento degli avvisi di accertamento richiesto con la mozione”. Il presidente del Collegio dei revisori dei conti Pietro Gioviale ha rilevato “l’assoluta incompatibilità di ogni eventuale intervento di riduzione delle tariffe con lo stato di dissesto, con la perdurante situazione di estrema difficoltà e con l’ineludibile esigenza di risanamento finanziario dell’Ente”. Il segretario generale Carolina Ferro ha confermato che “tanto il regolamento, quanto le tariffe sono stati adottati nel pieno rispetto della normativa in materia”.