Con l’Assemblea Pastorale Diocesana, la Chiesa Calatina avvia il secondo anno di Cammino Sinodale per “Una chiesa di tutti aperta a tutti”
- di Redazione Il Solidale
- 24 ott 2022
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(Salvo Cona) CALTAGIRONE. L’Assemblea Pastorale Diocesana che sarà celebrata oggi, lunedì 24 ottobre, alle ore 18, nella Sala del Cinema "Artanis" di Caltagirone (Ex Cineteatro Sant’Anna), segna l’inizio della seconda tappa del Cammino sinodale che la nostra Chiesa diocesana sta compiendo, in comunione e sintonia con il percorso della Chiesa Italiana ed Universale. «L’apertura alle attese di un mondo che sovente ci appare distratto e disinteressato a quanto accade nelle penombre di Chiese sempre più malinconicamente poco frequentate – dice il Vescovo Mons. Calogero Peri, che presiederà l’assemblea - in realtà grida la voglia ed il bisogno di incontri più autentici e di testimonianze più chiare e decise. Spazi, luoghi e atteggiamenti personali, sociali ed ecclesiali, nei quali l’esistenza recuperi pieno significato, e che siano improntati all’accoglienza, al rispetto dei poveri e più bisognosi, come proclamato nelle Beatitudini evangeliche. Una urgenza nuova che è possibile condividere in questi cantieri di ricerca per scoprire o riscoprire, cogliere ed edificare insieme – appunto sinodalmente - progetti e speranze nuove di una religiosità che cerca radici nella concretezza di un futuro meno ovvio e scontato. Questo secondo anno proseguirà il lavoro di ascolto in un orizzonte ancora più ampio e più profondo: per ascoltare quelli che ancora non abbiamo ascoltato e per ascoltare meglio quelli che già abbiamo incontrato». Tanto lavoro, non senza ovvie fatiche e difficoltà, è stato fatto in questo primo anno, con la realizzazione di gruppi sinodali in quasi tutte le realtà della Diocesi, nei quali ci si è incontrati per ascoltarsi e insieme ascoltare ciò che lo Spirito dice alla Chiesa universale e alla nostra Chiesa diocesana in particolare. Frutto di questo percorso è stata la Sintesi, restituita a tutti dal Vescovo durante l’Assemblea del 26 aprile scorso e subito dopo inviata alla Conferenza Episcopale Italiana. All’inizio dell’estate, i Vescovi italiani, con la nota pastorale “I cantieri di Betania”, hanno indicato la visita di Gesù a Marta e Maria come icona biblica dalla quale trarre ispirazione per il secondo anno del cammino sinodale. La scelta del termine “cantiere” suggerisce la necessità di un lavoro che duri nel tempo, che non si limiti all’organizzazione di eventi, ma punti alla realizzazione di percorsi di ascolto ed esperienze di sinodalità vissuta, la cui rilettura sia punto di partenza per la successiva fase del percorso sinodale. «I tre cantieri su cui si vuole aggregare il lavoro delle singole realtà di Chiesa – ha dichiarato don Giuseppe Federico, Referente Sinodale Diocesano - sono il Cantiere della strada e del villaggio, il Cantiere dell’ospitalità e della casa e il Cantiere delle diaconie e della formazione spirituale. A questi, aggiungeremo un cantiere che, alla luce di quanto è emerso dalla consultazione degli Organismi di partecipazione (Consiglio Presbiterale, Consiglio Pastorale, Consulta Aggregazioni Laicali, Religiosi), Clero e dei Referenti delle singole parrocchie fatta nel mese di settembre e all’inizio di ottobre, appare prioritario per la vita della nostra Chiesa diocesana. Questi cantieri rappresentano un orientamento significativo di qualsiasi modalità capace di mettere in movimento, clero e laici insieme, una scommessa apostolica, di cui la Chiesa non può non sentirsi responsabile, perché chiamata con insistente forza ad essere ciò che “è già”, ma deve anche continuamente “diventare” in un mondo che cambia e che da vecchio deve farsi sempre “nuovo” incessantemente. É il mandato del Maestro. Non un auspicio generico o una pretesa vanitosa, ma la fedeltà a una promessa che non verrà mai meno: “Andate, annunciate, convocate. Io sono con voi sempre”».