Sala didattica del museo di Grammichele, intitolata a "Giacinto Cavallaro", docente e appassionato di archeologia

  • di Redazione Il Solidale
  • 25 ott 2022
  • CRONACA

Sala didattica del museo di Grammichele, intitolata a "Giacinto Cavallaro", docente e appassionato di archeologia

(Nuccio Merlini) GRAMMICHELE. Domenica mattina, il sindaco Pippo Greco, la moglie, figli, nipoti, sorelle e tantissimi cittadini hanno proceduto alla scopertura della targa della sala didattica del museo, intitolata a "Giacinto Cavallaro", docente e appassionato di archeologia che tanto ha fatto per salvaguardare e valorizzare i rinvenimenti di "Occhiolà" e "Casa cantoniera", beni di inestimabile valore archeologico.
Più che commemorare Giacinto, come è emerso dagli interventi dell’assessore Rossella Ledda, dei figli, Mario e Salvo, del prof. Giuseppe Palermo, che ha letto una toccante lettera dello scomparso indirizzata ad un altro concittadino benemerito, Michele Inzirillo e di Loredana Fragapane, presidente dell’associazione “Sicilia Antica”, che ha portato anche i saluti dei presidenti provinciale e regionale della stessa si è voluta evidenziare l’opera dello scomparso. Testimonianze queste hanno dimostrato di quanta stima e preziosa sia stata l’attività di Giacinto, per far sì che tutto ciò che costituisce il patrimonio archeologico, sia la chiave di lettura per meglio conoscere il passato e la storia e puntare con decisione al futuro.
“Le vostre presenze e dell’on. Giuseppe Lombardo – ha concluso il sindaco Greco – rivestono grande importanza e significato perché dimostrano quanta utile sia stata l’opera di Giacinto e l’aver voluto intitolargli l’aula didattica del museo, per riconoscerne i meriti per  ciò che ha fatto per la città; quello di oggi, è solo l’inizio del percorso culturale che intendiamo fare, per valorizzare le nostre caratteristiche che fanno di Grammichele, una città da amare e apprezzare e comunica che si procederà alla riforestazione dei  parchi della “Finocchiara e Tenutella”.
Unitamente a Giacinto, sono stati ricordati Michele Gurrieri, Santo Paolo Guccione e Michele Inzirillo, fautori del recupero e valorizzazione dei reperti archeologici.