Raddusa ha celebrato il 4 novembre, Giorno dell’Unità nazionale e Festa delle Forze armate

  • di Redazione Il Solidale
  • 5 nov 2022
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Raddusa ha celebrato il 4 novembre, Giorno dell’Unità nazionale e Festa delle Forze armate

(Francesco Grassia) RADDUSA. Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco dott. Emilio Cosentino, ha organizzato la “Giornata delle Forze Armate” e la “Festa della Unità d’Italia”, con la commemorazione  dei caduti di tutte le guerre, che si è svolta nel pomeriggio di venerdì 4 novembre. Le manifestazioni hanno avuto inizio alle ore 16,30 con il raduno dei partecipanti e delle massime autorità cittadine, nella Piazza del Bersagliere “Il Soldato d’Italia” da dove poi è partito il corteo seguito dalla locale banda musicale del “Maestro Giuseppe Allegra”, guidata da Antonella Bannò. Dopo una breve sosta nella piazza Carlo Alberto, con omaggio floreale davanti alla lapide del paracadutista Giuseppe Frazzetta, il corteo si è portato nella piazzetta Vittorio Veneto dove, dopo l’alzabandiera è stato depositato un altro omaggio floreale ai piedi del monumento, dedicato ai caduti di tutte le guerre, che insiste nel centro della piazzetta. Successivamente il corteo, guidato dall’Ispettore della Polizia Urbana Piero Bruno, dal vice sindaco dott. Giuseppe Marino, dagli Assessori Renzo Dragone e Maria Concetta Cutrona, nonché dal Comandante della locale Stazione Carabinieri Maresciallo Pasquale Todisco e dai rappresentanti delle varie Associazioni che hanno aderito alla manifestazione, ha percorso la via Regina Margherita e si è portato nella piazza Umberto I° dove è stata deposta una Corona di Alloro, benedetta dal parroco Don Mauro Ciurca, presso la lapide dei caduti posta alla base della torre campanaria della Chiesa Madre ora dedicata a San Giuseppe, Patrono della città. Nel seguire il corteo la locale Banda Musicale del “Maestro Giuseppe Allegra” ha intonato l’inno di Mameli e le diverse composizioni militari che hanno ricordato lo storico evento. Dopo l’intervento dell’Assessore Renzo Dragone, che ha portato i saluti del Sindaco, e dopo la deposizione della corona posta ai piedi della lapide, hanno fatto seguito i discorsi del Parroco Don Mauro Ciurca, che ha tributato il dovuto omaggio a quanti donarono la loro vita per la Patria, quello del Vice Sindaco dott. Giuseppe Marino, che ha fatto riferimento alla lettera inviata dal Presidente della Repubblica, e del Presidente della locale Associazione Nazionale dei Carabinieri Vincenzo Grassia, che ha rievocato la storia di quanti sono morti per la Patria nel corso delle due guerre mondiali con particolare riferimento al Fante Medaglia d’Argento Giuseppe Borbone giovane raddusano morto al Avola nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1943 nel tentativo di respingere l’attacco degli anglo-americani sbarcati nei pressi della cittadina della provincia di Siracusa. Tra le Associazioni che hanno partecipato sono da ricordare: l’Associazione  dei Carabinieri in Congedo, presieduta da Vincenzo Grassia; l’Ass. dei Bersaglieri, presieduta da Francesco Di Paola; l’Associazione Combattenti e Reduci, guidata dal presidente Giovanni Turrisi; l’Associazione Agricoltori, rappresentata dal presidente Luigi Calcagno. In definitiva si può dire che quest’anno è stata celebrata una festa tra le più memorabili della nostra storia; una festa che, come ebbe a dire il Grande Presidente della Repubblica Sandro Pertini, ci ricorda “la prova sostenuta dal popolo italiano per l’Indipendenza e l’Unità d’Italia sigillata col sangue di oltre 600 mila caduti”, molti dei quali anche raddusani che, nell’occasione, sono stati ricordati con particolare raccoglimento durante “Il Silenzio” intonato dal bravo trombettiere del Corpo Musicale che porta il nome del “Maestro Giuseppe Allegra”. La serata si è conclusa con la celebrazione della Santa messa in onore dei caduti e con il rinfresco offerto dal Comune e consumato presso la sede dell’Associazione dei Combattenti e Reduci.