Regione Siciliana. "Straccia bollo", prorogato al 31 dicembre 2022. L'assessore Marco Falcone: «Misura già decisa dal governo Schifani»
- di Redazione Il Solidale
- 30 nov 2022
- CRONACA
(Salvo Cona) PALERMO. La Regione Siciliana ha comunicato il 29 novembre che ci sarà ancora un mese di tempo per usufruire dell’agevolazione "Straccia bollo" della Regione Siciliana. A renderlo noto è l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone. «È una misura che era già stata decisa dal governo regionale - afferma Falcone – anche perché il differimento del termine di pagamento è stato molto apprezzato dai contribuenti siciliani e adesso lo stiamo estendendo almeno fino al prossimo 31 dicembre. L’obiettivo che ci eravamo prefissati - sottolinea Falcone - può dirsi già raggiunto: nel solo mese di novembre 2022 gli incassi da bollo auto per la Regione sono aumentati del 255 per cento rispetto a novembre 2021 e in appena due mesi abbiamo registrato oltre 183mila pagamenti. Significativi, dunque, i vantaggi in termini di riscossione per i nostri uffici, ma soprattutto in termini di concreti risparmi per i cittadini siciliani volenterosi che, ancora in questo momento, affollano gli sportelli appositi».
Con lo spostamento dei termini oltre il 30 novembre, grazie a un’intesa fra il dipartimento delle Finanze e gli sportelli Aci e Pratiche auto sul territorio, sarà dunque possibile pagare gli arretrati del bollo auto senza sanzioni o interessi per gli anni dal 2016 al 2021. Alla data di ieri gli incassi della Regione soltanto nel mese di novembre hanno toccato i 32 milioni di euro, secondo le prime rilevazioni parziali, in netto aumento rispetto ai 9 milioni incassati a novembre 2021. «Il governo Schifani - aggiunge Falcone - inserirà inoltre nelle prossime variazioni di bilancio la possibilità di rateizzare i debiti superiori a cinquemila euro senza sanzioni e interessi».
Ad introdurre la misura "Straccia bollo" era stata la legge regionale 16 dello scorso agosto. La regolarizzazione agevolata, rivolta sia alle persone fisiche che giuridiche, riguarda i mancati pagamenti già iscritti a ruolo per gli anni dal 2016 al 2019 (escluse le somme già versate all'agente della riscossione) e quelli degli anni 2020 e 2021 non ancora regolarizzati con i canali di riscossione ordinaria.