Mineo. "Presepe dell'Accoglienza nei luoghi del Verismo" e “Botteghe degli antichi mestieri", in via Ducezio, 25 e 26 dicembre 2022, ma anche nei giorni 1, 6, 7 e 8 gennaio 2023
- di Redazione Il Solidale
- 25 dic 2022
- CRONACA
(Salvo Cona) MINEO. Domenica 25 e lunedì 26 dicembre 2022, ma anche nei giorni 1, 6, 7 e 8 gennaio 2023, dalle ore 17 alle ore 22, a Mineo, in via Ducezio sarà proposto all’attenzione dei visitatori l’atteso “Presepe dell’Accoglienza nei luoghi del Verismo”, realizzato nell’ambito del Progetto SAI “Vizzini MSNA” ed inserito nel contesto del “Natale a Mineo” 2022/2023.
Sempre in via Ducezio sono state allestite e si possono ammirare le “Botteghe degli antichi mestieri” che rievocano la storia del presepe, animate dagli ospiti dei Progetti SAI e da alcuni cittadini menenini.
Innestata tra esse si potranno incontrare Capuana e Verga, in una miscela di straordinarie emozioni tra sentimenti di solidarietà umana e pagine di cultura verista. Grazie al ''Presepe dell’Accoglienza” possiamo ricordarci del vero valore dell'accoglienza e della solidarietà che dovrebbe accompagnarci lungo tutto l'anno. L'originalità di questa rappresentazione è quella di associare Gesù, Giuseppe e Maria ai migranti dei giorni nostri che scappano via mare alla ricerca di una vita migliore sarebbe stata troppo avventata: “ll piccolo Gesù – ha detto Papa Francesco - ci ricorda così che la metà dei profughi di oggi, nel mondo, sono bambini, incolpevoli vittime delle ingiustizie umane". Come non bisogna dimenticare che alcune persone (anche italiani, non sono solo i migranti) vivono in condizioni di difficoltà, di povertà o di solitudine. La città si veste di luci e di feste in questo particolare periodo ma non dobbiamo dimenticarci di chi sta affrontando situazioni di fragilità e di disagio sociale. Persone alle quali il presepe racconta anche un messaggio di speranza. E a fare da sfondo, in questa rievocazione di una storia di umanità e di fede, sarà la letteratura “Verista” dei principali scrittori della stessa corrente letteraria, così la Cultura diventa un efficace veicolo di integrazione della popolazione migrante.
Innestata tra esse si potranno incontrare Capuana e Verga, in una miscela di straordinarie emozioni tra sentimenti di solidarietà umana e pagine di cultura verista. Grazie al ''Presepe dell’Accoglienza” possiamo ricordarci del vero valore dell'accoglienza e della solidarietà che dovrebbe accompagnarci lungo tutto l'anno. L'originalità di questa rappresentazione è quella di associare Gesù, Giuseppe e Maria ai migranti dei giorni nostri che scappano via mare alla ricerca di una vita migliore sarebbe stata troppo avventata: “ll piccolo Gesù – ha detto Papa Francesco - ci ricorda così che la metà dei profughi di oggi, nel mondo, sono bambini, incolpevoli vittime delle ingiustizie umane". Come non bisogna dimenticare che alcune persone (anche italiani, non sono solo i migranti) vivono in condizioni di difficoltà, di povertà o di solitudine. La città si veste di luci e di feste in questo particolare periodo ma non dobbiamo dimenticarci di chi sta affrontando situazioni di fragilità e di disagio sociale. Persone alle quali il presepe racconta anche un messaggio di speranza. E a fare da sfondo, in questa rievocazione di una storia di umanità e di fede, sarà la letteratura “Verista” dei principali scrittori della stessa corrente letteraria, così la Cultura diventa un efficace veicolo di integrazione della popolazione migrante.
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