SAI Re Federico 1 e Re Federico 2 di Palermo: è stato un Natale di solidarietà e d'integrazione

  • di Redazione Il Solidale
  • 2 gen 2023
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SAI Re Federico 1 e Re Federico 2 di Palermo: è stato un Natale di solidarietà e d'integrazione

(Loredana Scimeca) PALERMO. Il Natale, si sa, è uno dei periodi dell'anno più attesi e suggestivi. Le luminarie si accendono lungo le strade, gli scaffali dei supermercati sono stracolmi di pandori e panettoni, le case si riempiono di alberi e presepi e le vetrine dei negozi si arricchiscono di addobbi.
Anche Palermo, con le sue vie e viuzze, si veste di rosso regalando, a quanti la vivono ogni giorno, un clima incantato e quasi fiabesco.
Al di là di ogni credo religioso e culturale, il natale rappresenta, senza ombra di dubbio, una festa molto sentita e intensa, sia per i grandi che per i piccini; tuttavia, il natale rappresenta anche un momento nostalgico e malinconico specie per i minori stranieri non accompagnati che lasciano il loro paese e affrontano un lungo e rischioso viaggio, senza genitori e familiari, per arrivare in Europa.
Per tale motivo, lo scorso 26 dicembre i minori stranieri ospiti presso la struttura SAI Re Federico 1 e Re Federico 2 - gestite dal Consorzio Umana Solidarietà e coordinate rispettivamente dalla dottoressa Stefania Covato e dal dottor Eugenio lacomelli - sono stati protagonisti di un progetto natalizio dal titolo "Santo Stefano in città".
In occasione della festività i 30 minori stranieri, insieme alle operatrici in servizio – l’operatrice dell’integrazione Maria Failla e l’insegnante di lingua italiana (Loredana Scimeca, ndr) - hanno avuto modo di scoprire il volto natalizio di Palermo visitando le principali vie del centro storico e i presepi ivi allestiti.
L'intensa mattinata si è poi conclusa con il pranzo tenutosi presso uno dei fast food più amati dai giovani: il McDonald's.
Consci del fatto di quanto sia difficile e doloroso crescere lontano dalla propria famiglia e dalla propria terra d’origine, lo scopo fondamentale del progetto è stato quello di donare ai giovani ospiti un momento di festa e di spensieratezza e, nello stesso tempo, di far capire loro che è nella semplicità che molto spesso si nasconde la vera felicità.