Il sindaco di Caltagirone, Fabio Roccuzzo, ha relazionato al Consiglio comunale sul primo anno di attività amministrativa

  • di Redazione Il Solidale
  • 10 gen 2023
  • CRONACA

Il sindaco di Caltagirone, Fabio Roccuzzo, ha relazionato al Consiglio comunale sul primo anno di attività amministrativa

(Salvo Cona) CALTAGIRONE. La seduta del Consiglio comunale di ieri sera, 9 gennaio, è stata interamente dedicata alla relazione del sindaco sul primo anno di amministrazione (ottobre 2021-ottobre 2022) e al successivo dibattito. In apertura la consigliera Greta Bonanno ha plaudito all’esecutivo “per le attività dello Sportello antiviolenza e per il superamento della quota del 65% di raccolta differenziata”. E’ seguito l’intervento dell’assessore alla Legalità e alla Sicurezza Giuseppe Fiorito che ha, nel dettaglio, illustrato “le proficue attività dello Sportello”.
Poi la relazione del primo cittadino. “Abbiamo definito e strutturato – ha dichiarato Roccuzzo – la convenzione per il servizio di tesoreria comunale, per consentire eventuali anticipazioni di liquidità. Il disavanzo complessivo ereditato, superiore a 63 milioni di euro, ha reso ineludibile la strada del dissesto finanziario dell’Ente. Ci siamo dati da fare con significativi risultati in molteplici settori. Abbiamo avviato una nuova fase che ha restituito a Caltagirone una centralità politica e istituzionale all’interno dei processi decisionali del Calatino e della Città metropolitana di Catania. Rilanciato il Piano di zona nelle strategie di intervento nei servizi sociali e avviato un ampio percorso di internazionalizzazione della nostra città, tradottosi nel gemellaggio con Betlemme, nella collaborazione con Genova e con la città tedesca di Arnsberg, nella creazione delle basi per un’imminente cooperazione con le città maltesi, nel finanziamento di 670mila euro per il progetto Politeia e nella costruzione di un partenariato con Valencia, Almagesin e il Museo nazionale della ceramica spagnola, scaturito dall’assemblea dell’Iccn delle città detentrici del patrimonio Unesco dei beni immateriali, ospitata a Caltagirone”. Il sindaco ha ricordato “l’attenzione alle frazioni” e “i notevoli risultati raggiunti con il Pnrr che, con gli oltre 20 milioni di euro di progetti finanziati, fanno di Caltagirone uno dei Comuni più avanti nel Mezzogiorno”. Sottolineate le priorità sociali, “con le diverse iniziative e attività (anche il potenziamento del progetto Pippi con l’educativa domiciliare) rivolte alle fasce deboli della comunità”, le risorse per la   digitale dell’Ente, le attività nel settore delle politiche giovanili (“Anche un’attenta disciplina del funzionamento della Consulta giovanile”), il superamento, “per la prima volta nella storia della città”, della media annuale del 65% nella raccolta differenziata dei rifiuti, le azioni sul tema della legalità e “le 70 telecamere in fase di installazione”, “i 14 Puc – Progetti di utilità collettiva – messi in atto con l’utilizzo di 237 percettori del Reddito di cittadinanza”. Roccuzzo ha ritenuto “positivo” il bilancio del primo anno, “anche se permangono tante questioni irrisolte seppur avviate a soluzione, come un nuovo piano di viabilità che faccia uscire la città dal caos che spesso di genera nel cosiddetto Triangolo Sturziano”.
E’ seguito un ampio dibattito. Luca Distefano ha “bocciato” la relazione, parlando di “attività meramente ordinaria, mentre i risultati sono il frutto di quanto ereditato dalla precedente Amministrazione. Il dissesto andava evitato. Non si evince – ha aggiunto - nessuna visione politica e programmatica per il futuro”.  Claudio Panarello ha invece “promosso” l’esecutivo, evidenziando in particolare “la convenzione per la tesoreria comunale, il gran lavoro compiuto con il Pnrr e la riacquisita centralità di Caltagirone nelle politiche territoriali”. Aldo Grimaldi ha posto l’accento “sui tanti problemi irrisolti, come quelli relativi alle strisce blu e al mancato decollo dell’iniziativa delle case a 1 euro”, chiedendo inoltre di “entrare nel merito delle spese di Kalat Ambiente”. Valentina Messina ha lamentato che “la qualità della vita non è migliorata”, stigmatizzando “i ritardi nel raggiungimento di obiettivi annunciati da questa Giunta come il Piano del traffico. Nel rispetto dei ruoli – ha concluso – pretendo che il senso di responsabilità prevalga su tutto”.
Pia Giardinelli ha assimilato l’opera del sindaco “a quella del buon padre di famiglia, in presenza di una situazione estremamente complessa, come dimostra il dato, non opinabile, del disavanzo di 63 milioni che ha condotto all’inevitabile dissesto”. Antonio Montemagno ha definito la relazione “un’elencazione di cose ovvie e ordinarie”, accusando il primo cittadino “di prendersi meriti non propri, dato che gli obiettivi che asserisce di avere centrato, a partire dalla convenzione sulla tesoreria, sono riconducibili al lavoro della precedente Amministrazione”. Greta Bonanno ha parlato di “cambio di passo di questa Giunta rispetto al passato”, evidenziando “i tanti e tangibili obiettivi centrati, come per esempio sul Pnrr e sull’utilizzo dei percettori del Reddito di cittadinanza”. Ivana La Pera ha ritenuto “devastante” la dichiarazione di dissesto, sostenendo che “si è fatto poco per la sicurezza” e lamentando, nelle scelte, “il mancato coinvolgimento del Consiglio e della comunità calatina”.
Sergio Gruttadauria, dopo avere rilevato “l’assenza di una visione strategica”, ha chiesto che il sindaco “rimetta la propria delega al Bilancio” e ha stigmatizzato “il giustizialismo suo e di una larga parte del centrosinistra nella vicenda su cui la magistratura ha poi fatto chiarezza sancendo la mia totale estraneità”. Mario Polizzi ha plaudito ai contenuti della relazione, definita “onesta e veritiera” e, come peraltro fatto anche dai suoi colleghi di coalizione, alla circostanza che Roccuzzo, “in discontinuità col recente passato”, abbia opportunamente deciso di presentarla”. Infine, Vincenzo Di Stefano si è soffermato, fra l’altro, “sulle positive ricadute determinate dalle tante presenze turistiche in città e sulla capacità, dimostrata dall’Amministrazione, di intercettare consistenti risorse dall’esterno
La presa d’atto della relazione ha ricevuto 8 sì, 6 no e un astenuto. (Nella foto il Consiglio comunale di ieri, 9 gennaio 2023).