Corte dei Conti su applicazione legge "Dopo di Noi ": solo 240 milioni, su 466 stanziati, trasferiti solo sei regioni “virtuose”, ma non c’è la Sicilia!

  • di Redazione Il Solidale
  • 18 gen 2023
  • CRONACA

Corte dei Conti su applicazione legge "Dopo di Noi ": solo 240 milioni, su 466 stanziati, trasferiti solo sei regioni “virtuose”, ma non c’è la Sicilia!

(SalVo Cona) PALERMO. "L'analisi della Corte dei conti sull'applicazione della legge "Dopo di Noi " mette in luce la forte discrepanza tra risorse stanziate e risorse assegnate, dovuta in gran parte alla mancata rendicontazione da parte delle regioni. Fanno eccezione Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Lazio, Toscana e Piemonte", ma non c'è la Sicilia. Eppure, come riportato dal Redattore Sociale del 18 gennaio 2023, "dei circa 466 milioni di euro stanziati per le legge sul Dopo di noi (n. 112/2021) tra il 2016 e il 2022, perchè è stato appurato che "appena 240 mila – ovvero poco più della metà - sono stati effettivamente trasferiti alle Regioni e di questi non tutti sono stati utilizzati.. E quanto rivela l'analisi pubblicata nei giorni scorsi dalla Corte dei Conti, che evidenzia questa grave discrepanza e rivolge al governo una serie di raccomandazioni, per rendere più efficace l'attuazione della norma e la sua effettiva rispondenza a un bisogno e urgente e diffuso: il bisogno delle famiglie delle persone con disabilità di assicurare un futuro ai propri figli e, parallelamente, il diritto delle persone con disabilità di avere una vita per quanto possibile indipendente e di qualità. In altre parole - si legge ancora -, le risorse ci sono, ma sono soltanto sei le regioni “virtuose”, a cui le risorse ripartite sono state effettivamente assegnate: Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Lazio, Toscana e Piemonte. Di conseguenza, è molto ridotto, anche rispetto alle previsioni, il numero dei beneficiari: meno di 8.500 sono le persone che, fino al 2021, hanno usufruito delle prestazioni previste, a fronte di una previsione di 100-150 mila destinatari...".
Cosa dire a tal proposito? E' certamente scoraggiante apprendere tale situazione palesata dalla Corte dei Conti, perchè in merito al mancato impatto sociale ed economico che si può solitamente determinare dalla marea di soldi che viene indirizzata alle regioni italiane, l’unica cosa che si osserva è la deprecabile inefficacia del nostro Paese nell’utilizzare le risorse disponibili, in confronto alle altre nazioni europee. E' pur vero che alcune regioni italiane hanno dei problemi di varia natura, magari non proprio imputabili a un malgoverno, perché per impegnare questi fondi servono sia una giusta programmazione e un territorio con soggetti privati in grado di partecipare con progetti seri. Sono certamente difficoltà oggettive, ma superabili ricorrendo alle giuste soluzioni e a qualificati esperti che possono lavorare su quei progetti attraverso i quali poi vedersi assegnare i fondi che invece, molto spesso, ahimè, ritornano purtroppo al mittente. Eppure non ci si deve dimenticare che abbiamo un territorio, quello della nostra Isola, che attende con ansia questi soldi da investire nella nostra Sicilia, per rispondere sempre più alle nostre esigenze e nel contempo per migliorare la qualità di vita dei siciliani.