Niscemi. Manifestazione "No Muos" per sabato 25 febbraio, alle ore 16, in piazza Mascione
- di Redazione Il Solidale
- 21 feb 2023
- CRONACA
(Alberto Drago) NISCEMI. Considerato che venerdì 24 febbraio ricorrerà il primo anniversario dall'invasione russa dell'Ucraina, il Movimento No Muos ha indetto per sabato 25 febbraio con concentramento dei partecipanti alle ore 16 previsto a Piazza Mascione, una manifestazione contro il Sistema di comunicazioni satellitari “Muos” che è in funzione nella Base della Marina Militare americana di contrada Ulmo e dove sono anche attive le 46 antenne Nrtf per le trasmissioni radionavali terrestri.
Un luogo la Base della Marina militare statunitense di Ulmo sita a 4 chilometri circa in linea d’area dall’abitato di Niscemi e che per i No Muos è simbolo dei piani dell’imperialismo Usa che coinvolgono tutta l’Isola.
“Torniamo a mobilitarci a Niscemi”, si legge in una nota diffusa dal Movimento No Muos,”e facciamo appello a sindacati, a tutti i movimenti, i collettivi e le organizzazioni politiche di manifestare insieme a noi.
Nella stessa giornata ci saranno manifestazioni in diverse città italiane, tra cui una grande manifestazione contro la guerra imperialista a Genova, lanciata dal Calp.
I portuali di Genova rappresentano il più fulgido esempio di come sia possibile ostacolare concretamente la filiera bellica, bloccando la movimentazione delle armi. Da Genova a Niscemi uniamo le nostre lotte per dire no alla guerra”.
Il Movimento No Muos fa anche riferimento nel documento alle mire espansioniste della Nato ad est e delle pretese della Russia di tenere sotto stretto controllo le sue tradizionali sfere d’influenza.
“Un conflitto”, aggiungono i No Muos,” scoppiato nel 2014 nelle regioni del Donbass che già prima del 24 febbraio aveva prodotto oltre 14mila morti.
La guerra in Ucraina rappresenta la conseguenza più nefasta delle crescenti tensioni interimperialiste delle principali potenze capitalistiche negli ultimi anni. A fronte di una nuova configurazione dei rapporti di forza internazionali e di una crisi sistemica ormai irreversibile, la guerra rimane l’unica risposta che gli Stati capitalisti riescono a trovare per tentare di salvaguardare il loro potere.
Nelle scorse settimane il Parlamento italiano ha votato l’invio di armi all’Ucraina per tutto il 2023 ed il Governo Meloni, in piena continuità con l’Agenda Draghi e col sostegno della quasi totalità del Parlamento, conferma un coinvolgimento spinto del nostro Paese nel conflitto imperialista ucraino, favorendo così l’industria italiana delle armi e tutti quei settori economici che vedono opportunità di profitto nella ricostruzione dei territori distrutti. Il Governo Meloni”, conclude la nota del Movimento No Muos,” sta portando avanti una guerra alle classi popolari: il taglio del reddito di cittadinanza, la reintroduzione dei voucher e la rimozione dei limiti sull’utilizzo dei contratti a tempo determinato, i quali accresceranno le sacche di lavoro nero e precario, specialmente al Sud, così come l’autonomia differenziata acuirà le differenze già esistenti nell’erogazione di servizi tra le regioni più ricche e quelle più svantaggiate”.