"Bronte il paese della mia vita": quando la politica era una cosa seria
- di Redazione Il Solidale
- 22 dic 2015
- CULTURA
Bronte. È il periodo storico probabilmente più florido per Bronte quello da cui Pino Firrarello, ex Senatore e Sindaco del paese, prende maggiormente spunto per redigere la storia recente del comune alle pendici dell'Etna. È infatti il ventennio 1980-2000 il momento di più grande innovazione e fervore nel paese, che ha beneficiato dell'impegno civico di molti imprenditori, uomini di chiesa e politici ricordati da Firrarello senza distinzione di bandiera. Il libro, presentato Sabato 19 Dicembre, raccoglie dunque testimonianze dirette di Brontesi illustri che si sono distinti per la crescita del paese: l'industria agricola, in particolare la pistacchicoltura, quella tessile, la valorizzazione delle parocchie come veri e propri centri culturali d'aggregazione, le associazioni giovanili, quelle sportive, senza mai tralasciare l'aspetto politico, principale nella vita di Bronte e di Firrarello. La politica che oggi ha perso di identità, di vigore, che non combatte per perseguire ideali e difendere i propri valori, era la stessa politica che, paradossalmente, nei momenti di grande battaglia tra partiti opposti riusciva a trovare un compromesso al fine di favorire il bene comune. Così Salvatore Leanza, chiamato ad intervenire ed impossibilitato da una spiacevole condizione di salute, e Pino Firrarello, allora entrambi Deputati all'ARS, riuscivano a trovare un comune denominatore che mettesse d'accordo Socialisti e Democristiani ed assieme contribuivano alla crescita. Il progetto di Metanizzazione del paese, la Zona Artigianale, che oggi occupa 1000 Brontesi, l'espansione della C.da Sciarotta e molte altre battaglie portate a termine da forze opposte ma tenaci. Le lacrime di commozione di Firrarello e del Sottosegretario di Stato Giuseppe Castiglione, raccontano di un'amore per il proprio paese che non può essere messo in discussione a prescindere dall'orientamento politico e sembrano antitetiche all'atteggiamento superficiale di molti che oggi tentano d'arricchire il proprio cursus honorum per egoismo. Sembrerebbe adesso una follia cercare il bene comune collaborando ed evitando la denigrazione dell'avversario? Non lo era, quando la politica era una cosa seria. Carlo Maria Castiglione