Raddusa. SAI "Vizzini Ordinari": Sesay (19 anni, Liberia) ha partecipato al progetto “Insieme si può” legato alla tematica delle discriminazioni

  • di Redazione Il Solidale
  • 28 mar 2023
  • Migrantes 2.0

Raddusa. SAI "Vizzini Ordinari": Sesay (19 anni, Liberia) ha partecipato al progetto “Insieme si può” legato alla tematica delle discriminazioni
(Salvo Cona) Dalla struttura di accoglienza di Raddusa del progetto SAI “Vizzini Ordinari” - coordinata da Gaetana Pagana e gestita dalle cooperative sociali "Opera Prossima" e "San Francesco" - il giovane beneficiario diciannovenne Sesay proveniente dalla Liberia (con il sostegno della docente di alfabetizzazione di lingua italiana, Cristina Pagana) descrive cosa ha vissuto quando ha partecipato alle attività del progetto “Insieme si può” legato alla tematica delle discriminazioni.
 
Dal 21 al 23 marzo, con i ragazzi dell’Istituto Comprensivo “L. Da Vinci”, abbiamo partecipato al progetto: “Insieme si può” legato alla tematica delle discriminazioni.
Il primo giorno, ero molto emozionato. Gli studenti delle terze medie erano felici di vederci e ci dicevano: “Benvenuti”.
Tutti insieme abbiamo visto due video. Nel primo: “Il giorno e la notte” abbiamo capito che tutti siamo importanti anche se diversi; grazie al secondo video, invece, abbiamo capito che essere allontanati per le proprie caratteristiche fa sentire tristi. Per fortuna, alla fine, gli amici hanno aiutato il riccio.
Dopo ci siamo presentati per conoscerci meglio e abbiamo scritto su un bigliettino il nostro pensiero sulla discriminazione.
I ragazzi hanno compreso il motivo per cui eravamo a scuola e dopo aver raccontato le nostre storie, erano molto emozionati.
Tutti siamo stati concordi nel dire che alla base del razzismo c’è l’ignoranza e che non bisogna giudicare qualcuno in base al colore della pelle o in base alle proprie origini. Tutti siamo uguali, non esistono razze superiori; la razza è una sola: quella umana.
Durante il secondo giorno, gli studenti sono stati impegnati in un laboratorio di “Pittura creativa” ed hanno trasformato i loro pensieri in veri e propri quadri. Io e gli altri ragazzi del centro li abbiamo aiutati.
Il disegno che più mi è piaciuto è quello che s’ispirava al video “Il giorno e la notte”.
Nel terzo giorno, è stato scelto ha scelto il vincitore. A vincere è stato proprio il disegno che mi è piaciuto di più. I due ragazzi che l’hanno realizzato sono stati premiati con una targa, mentre a tutti i partecipanti sono state donate degli attestati di partecipazione.
Io sono contro la discriminazione, perché siamo tutti uguali, infatti, donne, uomini, neri, bianchi, ragazzi con disabilità abbiamo tutti lo stesso sangue.
Mi piacerebbe fare altre attività con gli studenti della scuola, perché per sconfiggere le discriminazioni, dobbiamo impegnarci tutti.
Sesay, 19 anni.
Liberia
 
From 21 to 23 March, with the students of the Istituto Comprensivo “L. Da Vinci", we participated in the project: "Together we can" linked to the issue of discrimination.
The first day I was very excited. The third graders were happy to see us and said, "Welcome."
All together we watched two videos. In the first: "The day and the night" we understood that we are all important even if we are different; thanks to the second video, however, we understood that being rejected for one's characteristics makes one sad. Fortunately, friends helped the hedgehog in the end.
We then introduced ourselves to get to know each other better and wrote our reflections on discrimination on a card.
The children understood why we were at school and after we told our stories, they were very excited.
We all agree that the basis of racism is ignorance and that we shouldn't judge someone based on skin color or ancestry. We are all equal, there are no superior races; there is only one race: the human race.
During the second day, the students were involved in a "Creative Painting" workshop and transformed their thoughts into real paintings. The other kids from the center and I helped them.
The design that I liked the most is the one inspired by the video "The day and the night".
On the third day, the winner was chosen. It was my favorite design that won. A plaque was given to the two boys who created it, while certificates of participation were sent to all the participants.
I am against discrimination, because we are all equal, in fact, women, men, blacks, whites, children with disabilities we all have the same blood.
I would like to do other activities with the students of the school, because to break down the barrier we must all commit ourselves.