Pasqua 2023 a Caltagirone. Si inizia oggi, Venerdì Santo (7 aprile), dalle 18.30, con la processione del Cristo Morto e della Madonna Addolorata
- di Redazione Il Solidale
- 7 apr 2023
- CRONACA
(Salvo Cona) CALTAGIRONE. La “Pasqua 2023 a Caltagirone” presenta anche quest’anno eventi dalla forte valenza emozionale ed evocativa, come la solenne processione del Cristo Morto e della Madonna Addolorata che - il Venerdì Santo (7 aprile), dalle ore 18.30, nel centro storico, con il tradizionale corteo del Senato civico - farà vivere momenti di intensa devozione popolare. La processione avrà inizio dalla Basilica Cattedrale e percorrerà le vie: Duomo, Piazza Umberto, Amedeo, San Bonaventura, ex Matrice, San Gregorio, Greci, Moschitta, Luigi Sturzo, Largo San Giorgio, Santissimo Salvatore, Largo San Domenico, Luigi Sturzo, Palazzo di Giustizia, San Giovanni Bosco, Discesa Collegio, Piazza Municipio, Vittorio Emanuele, Stella, Santo Stefano, San Pietro, Roma e Duomo.
La Domenica di Pasqua, dalle 16, nel centro storico, si terrà la sacra rappresentazione della “Giunta”, l’incontro di Cristo risorto con la Madre, mediato da San Pietro, una statua gigantesca (alta 3 metri), realizzata in cartapesta. L’imponente San Pietro, sorretto ai fianchi da due assistenti – portatori, alla vista del Cristo risorto va alla ricerca – mentre la folla si allarga o restringe per consentire il passaggio spedito dell’Apostolo - della Madonna, alla quale dare la lieta novella della Resurrezione. Le prime ricerche di San Pietro sono vane e il suo sguardo si ferma per scrutare gli angoli della piazza e le strade adiacenti. Nel frattempo il vento gonfia il suo mantello color porpora, facendo apparire Pietro ancora più maestoso. Finalmente, l’incontro avviene all’angolo tra la piazza Municipio e la via Luigi Sturzo, mentre le campane suonano a festa. L’Addolorata, alla vista del Figlio, lascia il manto nero (segno di lutto) e rimane vestita di bianco e azzurro, colori, questi, che simboleggiano la sua felicità. Poi, allargando le braccia, abbassa tre volte la testa per rendere omaggio a Cristo, mentre la folla festante accompagna i tre inchini dell’Addolorata con un corale ed appassionato “Viva Maria”. Infine, da piazza Marconi, si assiste alla “Spartenza”.
Il programma si arricchisce di mostre e altri eventi che, come sottolinea l’assessore alla Cultura Claudio Lo Monaco, “fanno leva pure sulla valorizzazione del grande patrimonio immateriale della nostra città”. Di rilievo la mostra fotografica "Scars of life", di Daniele Deriu (Palazzo Libertini di San Marco, a cura dell’associazione Forte Insieme, sino a sabato 15 aprile), con gli scatti ad alcune donne che hanno accettato di mostrare le loro cicatrici e lasciare la testimonianza che lottare contro la malattia non è vano e, su iniziativa di “Scalamatrice 33”, l’esposizione “Scintille” (Corte Capitaniale sino al 20 maggio, a cura di Giuseppe Cona). Ispirata al pluripremiato spettacolo teatrale della regista genovese Laura Sicignano, “Scintille” (14 artiste) racconta il tragico evento accaduto il 25 marzo 1911 in una fabbrica di camicie di New York. Una storia che parla di morti “bianche” e giustizia negata che, dopo più di un secolo, è sempre attuale. Spazio anche ai mercatini artigianali di Pasqua (da venerdì 7 a lunedì 10 aprile, nella Galleria “Luigi Sturzo”, a cura di ArtigianCity e dell’assessorato allo Sviluppo delle risorse territoriali), “che abbiamo proposto dopo diversi anni e che presentano tanti prodotti, di diverso genere, realizzati a mano – afferma l’assessore allo Sviluppo delle risorse territoriali Piergiorgio Cappello -, arricchendo l’offerta pasquale per i visitatori e gli stessi calatini”. Protagonista pure l’Opera dei Pupi: nella Chiesa della Neve, domenica 9 alle 19 e domenica 16 aprile, spettacoli a cura della sede di Caltagirone dell’Archeoclub, di Show People e della compagnia della famiglia Russo; nel Teatro stabile di via Discesa Verdumai, sabato 8 alle 10, il 22 e 24 aprile, su iniziativa della Primaria compagnia siciliana dell’Opera dei pupi, spettacoli sulla storia dei paladini di Francia (domenica 9 mostra). Musei aperti per accrescere l’offerta culturale. “Tanta carne al fuoco – osserva il consulente al Turismo Aldo Lo Bianco – con iniziative che i visitatori e gli stessi calatini mostrano di apprezzare”.