Niscemi. Dono di una tesi di laurea della professoressa Daniela Ferraro ai familiari di don Giuseppe Giugno

  • di Redazione Il Solidale
  • 7 apr 2023
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Niscemi. Dono di una tesi di laurea della professoressa Daniela Ferraro ai familiari di don Giuseppe Giugno
(Alberto Drago) NSICEMI. Il Gruppo teatro ricerca, di cui è regista Maurizio Vicari, in coincidenza della “Settimana Santa”, ha curato lunedì sera presso le suore della Sacra  famiglia una riflessione sul “Venerdì Santo” tratto da un testo scritto dal compianto parroco e fondatore dello stesso gruppo teatrale don Giuseppe Giugno.
Presenti all’evento anche i familiari di don Giuseppe Giugno, ai quali la professoressa Daniela Ferraro, docente di lingua francese dell’Istituto comprensivo “Giovanni Verga” e che ha avuto trasmessa la passione per lo studio delle lingue dal prof. Gaetano Vicari, ha donato una copia della tesi sperimentale della sua seconda laurea magistrale in “lingue moderne per la comunicazione internazionale” che ha conseguito all’Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma,” con la votazione di 110/110 e lode, intitolata “Giovani senza valori o alibi di una società in crisi?”
E ciò come segno di ringraziamento a don Giuseppe Giugno, al quale Daniela Ferraro ha dedicato un paragrafo della sua tesi intitolato “Un trascinatore di giovani”  e che l’ha guidata sin dall’età adolescenziale in un cammino spirituale attraverso lo scoutismo, le attività parrocchiali e dell’Oasi Stizza Madonna del Buon Consiglio.
Attività di primo impatto con il mondo dei giovani che hanno reso Daniela Ferraro consapevole del fatto che spendersi per il prossimo costituisce un valore alto.
Nella tesi di laurea infatti, la docente, trattando il delicato tema dei giovani prevalentemente di età adolescenziale che sono irrispettosi delle regole e che nei fine settimina si rendono protagonisti di liti,  risse ed atti di vandalismo, ha intervistato persone impegnate nel sociale, delle Istituzioni, della chiesa, della scuola, di associazioni culturali e di volontariato.
Un lavoro che la docente ha dedicato proprio ai giovani della città, con l’augurio che possano trovare il proprio punto di riferimento ed impegnarsi nel sociale per la costruzione di un mondo migliore.
“In un’epoca in cui il riconoscimento sociale passa attraverso 2 milioni di follower”, ha detto la professoressa Daniela Ferraro, ”non c’è da stupirsi se questi giovani, si trovino disorientati e non sappiano più distinguere modelli positivi”.