Raddusa. Gli eventi religiosi, tra fede, tradizioni e folclore hanno coinvolto tutta la popolazione

  • di Redazione Il Solidale
  • 10 apr 2023
  • CRONACA

Raddusa. Gli eventi religiosi, tra fede, tradizioni e folclore hanno coinvolto tutta la popolazione

(Francesco Grassia) RADDUSA. Tra tutte le feste religiose la Pasqua è certamente quella più sentita e più vissuta dalla popolazione raddusana per un milione di motivi che non stiamo qui ad elencare. Nel solco di una tradizione che affonda le proprie radici nella notte dei tempi, i riti e le spettacolari rievocazioni popolari della Pasqua Raddusana quest’anno hanno avuto inizio con la Rappresentazione Vivente della Passione e Morte di Gesù, giunta alla sesta edizione, che si è svolta nella serata del 1° aprile, e sono proseguite con la Benedizione delle Palme del 2 aprile, con le celebrazioni in Chiesa del Giovedì Santo e con la Crocifissione di Gesù sul monte Calvario, avvenuta il Venerdì Santo alla presenza di un’indescrivibile numero di fedeli che si interrogavano sulle proprie radici di fede nel sempre più difficile equilibrio tra religione e puro folklore. Quindi la Processione al seguito della Vara del Cristo Morto, accompagnato dalla Madonna Addolorata, dal Coro dei Ladanti e dalla Banda Musicale del “Maestro G. Allegra” guidata da Antonella Bannò, ed hanno raggiunto l’epilogo con la Resurrezione di Gesù e con la tradizionale Giunta Pasquale svoltasi nella piazza principale del paese, nel pomeriggio della Domenica di Pasqua, alla presenza di tutta la popolazione che ha salutato l’incontro di Gesù con la Madonna sventolando i soliti fazzoletti bianchi in segno di giubilo. Le manifestazioni che hanno riscontrato il più grande successo popolare sono state: la Rappresentazione Vivente della Passione e Morte di Gesù, che quest’anno ha celebrato la sua sesta edizione, alla quale ha partecipato un pubblico molto numeroso che ha vissuto, con particolare fede e devozione, quel momento di grande  misticismo, offerto dalla Passione di Gesù, che indubbiamente costituisce il perno dello schema celebrativo su cui si fondono tutti i rituali della Settimana Santa. Ad organizzare tutte le manifestazioni è stata la Parrocchia Immacolata Concezione, guidata dal parroco Don Mauro Ciurca. La Rappresentazione Vivente del dramma pasquale ha avuto inizio presso il parco degli ulivi, ubicato nelle adiacenze del monte Calvario, dove è avvenuta la rievocazione dell’Ultima Cena a cui hanno fatto seguito il tradimento di Giuda e l’arresto di Gesù. Il processo con la relativa condanna a morte sancita dal Sinedrio e da Pilato si è svolto negli appositi palchi allestiti  presso la piazza del Bersagliere. A fatto seguito poi la Via Crucis, seguita da una folla indescrivibile, che, dopo avere percorso il viale Francesco Sollima, si è conclusa sul monte Calvario con la Crocifissione di Gesù, magistralmente interpretato dal giovane Samuele Calcagno. Vista la notorietà della Settimana Santa Raddusana, che già da molti anni ha valicato i confini dell’Isola, anche quest’anno le manifestazioni sono state seguite da un numero incalcolabile di forestieri e dai molti emigrati venuti di proposito. Nelle foto di Santo Pellegrino vediamo i momenti salienti della Settimana Santa Raddusana: dalla Via Crucis Vivente, svoltasi il 1°aprile, alla Giunta Pasquale di domenica 9 aprile.