Raddusa. La popolazione ha festeggiato il 24 aprile il compatrono San Francesco di Paola

  • di Redazione Il Solidale
  • 25 apr 2023
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Raddusa. La popolazione ha festeggiato il 24 aprile il compatrono San Francesco di Paola

(Francesco Grassia) RADDUSA. La comunità cattolica della Chiesa Parrocchiale Immacolata Concezione, guidata dal Parroco Don Mauro Ciurca, lunedì 24 aprile scorso ha celebrato la festa di San Francesco di Paola compatrono della città. La festa dedicata al Compatrono è una festa antica che a Raddusa si tramanda da generazioni e che, nonostante la crisi, ha conservato il fascino dei tempi più remoti con tutte quelle tradizioni che ancora oggi colpiscono soprattutto per la loro semplicità. La prima volta che la comunità di  Raddusa festeggiò San Francesco di Paola fu il 24 Aprile del 1863 e lo festeggiò per volere del Marchese Francesco Maria Paternò XV° Barone di Raddusa e V° Marchese di Manchi e Bilici, molto legato all’Ordine dei Francescani Minori. Da allora la festa viene celebrata con cadenza annuale fissa il 24 Aprile di ogni anno. Nonostante sia molto antica la festa di San Francesco di Paola ha conservato intatto tutto il suo valore morale e la sua spiritualità che da sempre la contraddistinguono. Un tempo la “Festa” era preceduta dalla fiera degli animali, che era molto rinomata in tutto il territorio siciliano, ma da svariati anni di quell’antica fiera si è perduta ogni traccia. La peculiarità principale della Festa di San Francesco di Paola è la cerimonia religiosa che si celebra la sera della vigilia quando tutta la popolazione si stringe attorno alla Reliquia del Santo che, dopo le funzioni in Chiesa viene portata in processione per le vie del centro storico. La cerimonia, dopo gli anni di letargo causati della pandemia, è stata ripristinata e perciò quest’anno è stata celebrata come voleva la tradizione. La cerimonia religiosa è stata officiata dal parroco Don Mauro Ciurca, domenica 23 aprile scorso, con inizio alle ore 19,00, presso la Chiesa Parrocchiale Immacolata Concezione, sita all’estrema periferia della città, e subito dopo la Messa è partita la processione della Reliquia, con al seguito la solita marea di fedeli in preghiera e la locale banda musicale “Maestro G. Allegra”, guidata da Antonella Bannò, fino a raggiungere la Chiesa Madre (dedicata a San Giuseppe) sita nel centro storico della città, davanti alla quale è stata effettuata la tradizionale fiaccolata. Poi, nel giorno della festa, le solennità religiose sono proseguite con la celebrazione della Messa solenne officiata dal Parroco Don Mauro Ciurca e arricchita dai canti religiosi del Coro Polifunzionale Parrocchiale diretto dal maestro Raffaele Federico, presso la stessa Chiesa Immacolata Concezione, alla presenza delle massime autorità. Alle ore 19,30 dello stesso pomeriggio, ha avuto inizio la processione con il fercolo del Santo Compatrono portato a spalla, dagli appositi portatori, per le vie principali del paese, accompagnato dalle allegre note della banda musicale, che si è conclusa nella piazza principale della città da dove è stato possibile assistere agli altrettanto tradizionali fuochi d’artificio. Nella foto di Santo Pellegrino il fercolo di San Francesco di Paola.