Nei versi della sua poesia "L'altro", la pedagogista mirabellese Gaetana Brighina evidenzia che "nell’intercultura è in gioco l’identità di ogni cultura e di ogni persona"

  • di Redazione Il Solidale
  • 22 mag 2023
  • OPINIONI

Nei versi della sua poesia "L'altro", la pedagogista mirabellese Gaetana Brighina evidenzia che "nell’intercultura è in gioco l’identità di ogni cultura e di ogni persona"
(Gaetana Brighina) MIRABELLA IMBACCARI. La chiave di lettura pedagogica dell’odierna realtà, mostra la precarietà della pace, in quanto esposta alle idee di integralismo e localismo da una parte e di universalismo dall’altra, eventi destinati a condizionare radicalmente il futuro dei singoli e dell’intera comunità umana. Di fronte a lutti e distruzioni di inaudita violenza, emerge l’esigenza di un progetto educativo-formativo interculturale (convergenza tra intercultura e Pedagogia) in tutti i contesti, formali e informali, in cui si relaziona l’uomo, per un futuro fondato su una società autenticamente interculturale. Pertanto, la sfida pedagogica consiste nella concretizzazione dei principi etico-umani dell’uguaglianza, nel riconoscimento dell’alterità come risorsa, nella giustizia sociale, nella cittadinanza planetaria e nella pari opportunità.
Le due prospettive (diversità e unicità), presenti e future, devono camminare l’una accanto all’altra e l’uno verso l’altra, realizzando una nuova convivenza sociale, centrata sull’incontro con l’Altro, diverso da sé. Dunque, nell’intercultura è in gioco l’identità di ogni cultura e di ogni persona, in un processo dinamico e complesso.
 
L’altro
Nell’interazione con l’Altro
riconoscerai l’unicità, l’irripetibilità e il valore di ciascuna persona.
Nell’interazione con l’altro
scoprirai l’origine della tua identitàe la comune appartenenza alla famiglia umana:
nella storia passata-presente-futura.
 
Senza l’altro non c’è diversità,
senza diversità non c’è cultura.
Senza cultura non c’è identità,
senza identità non c’è “io”.
Senza “io” non c’è riconoscimento,
senza riconoscimento non c’è pluralità.
Senza pluralità non c’è alterità,
senza alterità non c’è “noi”.
 
Senza “noi” non c’è storia,
senza storia non c’è memoria.
Senza memoria non c’è pensiero,
senza pensiero non c’è riflessione.
Senza riflessione non c’è ragionevolezza,
senza ragionevolezza non c’è comprensione.
Senza comprensione non c’è amore,
senza amore non c’è relazione.
 
Senza relazione non c’è legame,
senza legame non c’è espansione.
Senza espansione non c’è continuità,
senza continuità non c’è vita.
Senza vita non c’è speranza,
senza speranza non c’è luce.
Senza luce non c’è coscienza,
senza coscienza non c’è discernimento.
 
Senza discernimento non c’è dubbio,
senza dubbio non c’è dialogo.
Senza dialogo non c’è incontro,
Senza incontro non c’è unità.
Senza unità non c’è pace,
senza pace non c’è fratellanza.
Senza fratellanza non c’è umanità,
senza umanità non c’è Pianeta.
 
Senza Pianeta non c’è evoluzione,
senza evoluzione non c’è cambiamento.
Senza cambiamento non c’è futuro,
senza futuro non c’è domani.
Senza domani non c’è progetto,
senza progetto non c’è impegno.
Senza impegno non c’è responsabilità,
senza responsabilità non c’è costruzione.
 
Senza costruzione non c’è dinamismo,
senza dinamismo non c’è sacrificio.
Senza sacrificio non c’è realizzazione,
senza realizzazione c’è il vuoto dell’esistenza.
 
Gaetana Brighina