SAI "Tusa Ampliamento". In questo articolo bilingue (italiano e arabo) L. parla di quanto ha appreso in occasione della Giornata della Legalità che si celebra ogni anno il 23 maggio
- di Redazione Il Solidale
- 26 mag 2023
- Migrantes 2.0
TUSA (ME). Il tunisino diciassettenne L. è ospite da circa sette mesi presso la struttura di accoglienza del progetto "Tusa Ampliamento", gestito dal "Consorzio Umana Solidarietà" e dalla Cooperativa sociale "Il Geranio". Il progetto, che accoglie nuclei familiari, è coordinato dalla dottoressa Nadia Salvaggio.
Il giovane tunisino e gli altri beneficiari frequentano il CPIA e seguono il corso di alfabetizzazione di lingua italiana tenuto dall'insegnante Giuseppina Di Marco.
In questo articolo bilingue (italiano e arabo) L. parla di quanto ha appreso in occasione della Giornata della Legalità che si celebra ogni anno il 23 maggio.
Sono L. in occasione del 23 maggio sia nel progetto SAI dove sono ospitato che a scuola al CPIA di Cefalù, che frequento per conseguire la licenza media, abbiamo trattato il tema della strage di Capaci. Prima non conoscevo questa storia. Nel 1992 il giudice Giovanni Falcone fu assassinato con una bomba piazzata su un'autostrada vicino a Palermo dalla mafia siciliana, Cosa Nostra. Nell’attentato furono uccisi lui, sua moglie e 3 agenti di polizia. Il suo collega Paolo Borsellino è stato assassinato due mesi dopo con un'autobomba. Al corso di alfabetizzazione di lingua italiana del progetto abbiamo letto la storia dei due giudici e le frasi più celebri, abbiamo realizzato un lenzuolo che poi abbiamo appeso al balcone della sede del SAI e al CPIA abbiamo visto un film.
Mi ha colpito soprattutto l’iniziativa del lenzuolo che le persone usano mettere come forma di protesta contro la mafia ma anche per chiedere giustizia.
Ora ho capito che si tratta di due giudici che hanno contribuito moltissimo alla lotta contro la mafia. Quegli omicidi e le immagini di devastazione lasciate dal bombardamento su quella autostrada hanno rappresentato per gli italiani un momento di svolta. Dopo la morte di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone -venerati per il loro eroismo- le persone hanno trovato il coraggio di ribellarsi e dire No alla mafia.