Raddusa ed il SAI "Vizzini Ordinari" hanno celebrato la Giornata Mondiale del Rifugiato

  • di Redazione Il Solidale
  • 25 giu 2023
  • SOCIALE

Raddusa ed il SAI "Vizzini Ordinari" hanno celebrato la Giornata Mondiale del Rifugiato

(Francesco Grassia) RADDUSA. Ieri, sabato 24 giugno, presso la struttura di accoglienza raddusana del progetto SAI “Vizzini Ordinari”, sito in via Regina Margherita, gestita dalle Cooperative sociali “San Francesco” e “Opera Prossima”- coordinata dalla dottoressa Gaetana Pagana - ha celebrato la “Giornata Mondiale del Rifugiato” e lo ha fatto con lo spettacolo di “Sand Art” offerto dall’artista ennese Stefania Bruno la quale, nella speciale occasione, ha raccontato, con le tante immagini realizzate con la sabbia, i numerosi disagi che i migranti sono costretti ad affrontare per raggiungere la nostra terra.
E’ noto che “La Giornata Mondiale del Rifugiato” è stata istituita nel 2000 per ricordare la condizione di milioni di persone di diversi continenti costretti a scappare dai loro paesi, chi a causa delle guerre, delle persecuzioni e delle violazioni dei diritti umani, e chi magari per cercare altrove quel lavoro che permettesse loro di guadagnare il minimo necessario per sostenere la propria vita e quella dei loro famigliari. La festa si è svolta presso la Chiesa Parrocchiale Immacolata Concezione, gentilmente messa a disposizione dal Parroco Don Mauro Ciurca, ed è iniziata con l’ascolto delle varie testimonianze dei giovani beneficiari del sistema, ritenuti utili a cementare il rapporto di integrazione e di socializzazione tra loro e la comunità raddusana che li ospita. Alla conclusione della lunga chiacchierata è andato in onda lo spettacolo di Sand Art realizzato dalla giovane artista Stefania Bruno che, con la sabbia, ha realizzato diverse opere d’arte che, ai numerosi presenti, hanno fatto trasudare un’immensità di emozioni e sensazioni. Per chi non lo sapesse rendiamo noto che la “Sand Art” è una forma tipica del teatro contemporaneo che si fonda sul racconto per immagini. Un genere fresco, moderno, innovativo ed originale, sia nelle immagini tematiche proposte che nell’espressività sonora, grazie al quale è stato dimostrato, per l’ennesima volta, come l’amato mare Mediterraneo sia diventato un oceano di sofferenza e disumanità per quanti sono costretti ad attraversarlo. “Abbiamo organizzato questa ennesima edizione della “Giornata Mondiale del Rifugiato” - ha detto la coordinatrice del SAI, Gaetana Pagana, indicando i numerosi migranti presenti - per gridare a tutto il mondo intero che non possiamo avvallare con il silenzio lo straziante realismo che tanti giovani, come questi, sono costretti ad affrontare per raggiungere la nostra terra. Magari non saremo in grado di dare un nome a quei ragazzi partiti con lo zaino pieno di sogni, di desideri e di voglia di riscatto, che non sono mai arrivati, ma sicuramente possiamo dare dignità alla loro storia”. La manifestazione si è conclusa con un lauto rinfresco e con la grande soddisfazione degli organizzatori. Infine la dottoressa Gaetana Pagana ha ringraziato: il Parroco Don Mauro Ciurca per avere concesso i locali della parrocchia; l’artista Stefania Bruno, per l’adeguato spettacolo offerto al pubblico; le massime autorità cittadine, presenti nelle persone del Vice Sindaco dott. Giuseppe Marino e dell’Ispettore di Polizia Municipale Aldo Sirna, e i numerosi migranti intervenuti che, insieme all’intero staff degli operatori, hanno aderito all’iniziativa.
Nelle fotografie: la recita delle testimonianze da parte di alcuni migranti ospiti del centro; due immagini fatte con la sabbia dall’artista Stefania Bruno; il saluto finale della coordinatrice dott.ssa Gaetana Pagana, con i due migranti ospiti e del parroco Don Mauro Ciurca all’artista Stefania Bruno.