A Raddusa è andato in scena il Presepe Vivente

  • di Redazione Il Solidale
  • 31 dic 2015
  • EVENTI

A Raddusa è andato in scena il Presepe Vivente

Raddusa. Per arricchire le festività natalizie e per rinnovare un’antica tradizione popolare pregna di significato religioso, l’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Geom. Cosimo Marotta, tramite l’Assessorato allo Sport e Spettacolo, retto dal neo Assessore Calogero Cardaci, con la collaborazione della Vice Sindaco Ins. Fina Schilirò e della Pro Loco, presieduta da Andrea Giangrasso, e della gran parte della comunità parrocchiale, guidata da Don Pietro Mannuca, ha organizzato l’ottava edizione del “Presepe Vivente” che, la sera del 29 dicembre scorso ha richiamato a Raddusa una moltitudine di persone venute da tutto il circondario. Per realizzare la tradizionale manifestazione, che anche quest’anno ha suscitato l’interesse generale, sono state impiegate una sessantina di comparse che hanno reso l’evento ricco di emozioni e ancora più ricco di significati. Tra pastori e fornai, artigiani e lavandaie, è stato bello vedere i tantissimi attori protagonisti che, con addosso i panni dei noti personaggi della Natività, hanno sfilato per le vie principali del paese per poi girare nell’incantevole scenario appositamente creato nel centro storico della città, alla ricerca della “Capanna Santa”, allestita sotto un’alcova della via Francesco Di Salvo dove, in un’atmosfera di suggestiva cristianità, hanno depositato davanti all’umile capanna, i doni portati a “Bambino Gesù”. Per tutta la notte l’intero centro storico, teatro principale della manifestazione, è stato letteralmente invaso dalla gente che, nonostante il freddo gelido appena smorzato dai numerosi falò accesi di proposito, ha colto l’occasione per visitare le antiche “putìe”, allestite dagli stessi organizzatori, per rendere il luogo della Natività il più simile possibile a quello reale di 2015 anni fa. Anche quest’anno la manifestazione, alla quale hanno partecipato attivamente i migranti del Sprar di Raddusa, alcuni dei quali hanno vestito i panni dei personaggi storici, ha suscitato i più larghi consensi della popolazione raddusana che con l’importante evento religioso ha riscoperto la propria identità storico-culturale. Nella fotografia del fotoamatore Santo Pellegrino vediamo l’interno della Capanna Santa. Francesco Grassia