Raddusa. SAI "Vizzini Ordinari". Omar, 19 anni e arrivato dal Mali, ci racconta come si è svolta la Giornata Mondiale del Rifugiato e cosa si è fatto
- di Redazione Il Solidale
- 12 lug 2023
- Migrantes 2.0
(Salvo Cona) Dalla struttura di accoglienza di Raddusa del progetto SAI “Vizzini Ordinari” - coordinata da Gaetana Pagana e gestita dalle cooperative sociali "Opera Prossima" e "San Francesco" - il beneficiario Omar, 19 anni, proveniente dal Mali, ci racconta come si è svolta la Giornata Mondiale del Rifugiato e cosa è stato fatto, così come ha scritto alla dottoressa Cristina Pagana (insegnante di alfabetizzazione di lingua italiana).
In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, alcuni ragazzi del SAI - Progetto "Vizzini Ordinari" (strutture di Raddusa), hanno avuto la possibilità di dar voce alle proprie esperienze e di ricordare quei ragazzi e quelle ragazze che sono morti in mare.
La celebrazione, che si è tenuta presso la chiesa Immacolata Concezione di Raddusa, ha visto la partecipazione di moltissimi raddusani.
Oltre ai beneficiari del centro, sono intervenuti due ex ospiti, Guye e Nuha, che lavorano rispettivamente nei centri SAI MSNA di Niscemi e Raddusa come mediatori culturali.
I ragazzi hanno raccontato di com’è stato difficile, all’inizio, abituarsi alla nuova realtà, ma si sono fidati della coordinatrice e degli operatori dell’accoglienza e, alla fine, hanno avuto la possibilità di vivere una vita migliore.
Dopo c’è stato lo spettacolo di sabbia eseguito dall’artista Stefania Bruno che si è ispirata alla storia del centro di accoglienza di Raddusa.
Alla fine dello spettacolo tutte le persone presenti hanno applaudito.
Gli ospiti del centro hanno donato a Stefania e ai due ex beneficiari dei fiori.
Anche Don Mauro è stato omaggiato dai fiori e da due coroncine della preghiera, una cristiana e l’altra musulmana, perché musulmani e cristiani sono fratelli.
La giornata si è conclusa con un buffet di dolci apprezzato da tutti i partecipanti.
E’ stata una giornata davvero emozionante.
Omar, 19 anni
Mali
À l'occasion de la Journée mondiale des réfugiés, certains jeunes du Sai Progetto Vizzini Ordinali (installations de Raddusa) ont eu l'occasion de donner la parole à leurs expériences et de se souvenir de ces garçons et filles morts en mer.
La célébration, qui s'est tenue à l'église de l'Immaculée Conception à Raddusa, a vu la participation de nombreux Raddusans.
Outre les bénéficiaires du centre, ont participé deux anciens invités, Guye et Nuha, qui travaillent respectivement dans les centres Sai Mnsa de Niscemi et Raddusa en tant que médiateurs culturels.
Les garçons ont raconté à quel point il était difficile, au début, de s'habituer à la nouvelle réalité, mais ils ont fait confiance au coordinateur et aux opérateurs d'accueil et, à la fin, ils ont eu l'opportunité de vivre une vie meilleure.
Ensuite, il y a eu le spectacle de sable réalisé par l'artiste Stefania Bruno qui s'est inspirée de l'histoire du centre d'accueil de Raddusa.
A la fin du spectacle, toutes les personnes présentes ont applaudi.
Les hôtes du centre ont offert des fleurs à Stefania et aux deux anciens bénéficiaires.
Même Don Mauro a été honoré avec des fleurs et deux chapelets, l'un chrétien et l'autre musulman, car musulmans et chrétiens sont frères.
La journée s'est terminée par un buffet de desserts apprécié de tous les participants.
Ce fut une journée vraiment excitante.