Raddusani in pellegrinaggio “Sulle Orme di Fratel Biagio”, grazie alla Parrocchia 'Immacolata Concezione' di Don Mauro Ciurca
- di Redazione Il Solidale
- 13 lug 2023
- CRONACA
(Francesco Grassia) RADDUSA. Dopo essere stato rinviato per ben due volte, e in entrambe le occasioni per colpa della pioggia, il tanto atteso Pellegrinaggio “Sulle Orme di Fratel Biagio” è stato realizzato nel pomeriggio del 12 luglio scorso. Il Pellegrinaggio, progettato e organizzato dalla comunità cattolica della Parrocchia Immacolata Concezione sotto la guida del Parroco Don Mauro Ciurca, ha consentito ai fedeli della città del grano ed ai numerosi amici del defunto missionario laico Fratel Biagio Conte, che sono venuti in pullman dalla Missione Speranza e Carità di Palermo, guidati da Don Pino Vitrano, di camminare “Sulle orme di Fratel Biagio” e di visitare i luoghi dove Biagio Conte, dopo che si era allontanato dalla famiglia e dalla sua città di Palermo, si era fermato ed aveva vissuto, lavorando e pregando, (dal 28 maggio del 1990 al 19 febbraio del 1991) prima di intraprendere il suo lungo viaggio a piedi verso Assisi. Doveva essere effettuato nel pomeriggio del 13 maggio ma, a causa della pioggia, era stato rinviato al 2 giugno. Ma non essendo stato possibile effettuarlo neanche il 2 giugno, sempre a causa della pioggia, era stato rinviato ancora una volta a data da destinarsi. E così è stato effettuato nel pomeriggio del 12 luglio. Il percorso e l’orario non sono stati mai variati. I numerosi fedeli che hanno partecipato si sono ritrovati, alle 15,30 presso il piazzale antistante la Chiesa Immacolata Concezione. La prima sosta è avvenuta presso la “Masseria Moschetti” di contrada “Tufo” dove Biagio Conte giunse il 28 maggio del 1990 e dove visse, fino al 19 febbraio del 1991, accudendo le 240 pecore, del pastore Rosario Leonardi che lo aveva accolto senza nulla chiedere, e che gli aveva dato da mangiare prendendosi cura di lui come fosse un figlio. Nel corso dei nove mesi di permanenza presso la “Masseria Moschetti” di contrada “Tufo” Biagio Conte si recava spesso, con il suo cagnolino “Libertà”, presso la vicina montagna di contrada “Ciappazzo” dove si fermava a riflettere ed a pregare. Dopo la breve sosta presso la “Masseria Moschetti”, il corteo dei pellegrini in preghiera ha raggiunto la vetta della montagna di “Ciappazzo” dove Fratel Biagio, nel corso della sua prima visita alla città di Raddusa, dopo il ritorno dal viaggio ad Assisi, aveva manifestato, ai figli del pastore Rosario Leonardi, l’idea di vedere fissata una croce in ferro battuto proprio nel punto in cui egli stesso, durante la sua permanenza presso la “Masseria Moschetti”, si era spesso fermato in preghiera. Fu allora che Francesco Leonardi, figlio del già defunto Rosario Leonardi, fece in modo che la croce fosse realizzata e installata nel punto esatto dove il giovane Biagio Conte si era recato a pregare. Poi, nel corso delle sue numerose venute a Raddusa, Fratel Biagio Conte, riuniva gli amici e con loro andava sempre a pregare ai piedi di quella croce da lui fortemente voluta. Davanti a quella croce è stata celebrata l’Eucaristica, officiata da S.E. Mons. Rosario Gisana, vescovo di Piazza Armerina, in collaborazione con S.E. Mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, del Card. Paolo Romeo, arcivescovo emerito di Palermo, di Don Pino Vitrano, responsabile della Missione Speranza e Carità di Palermo fondata da Fratel Biagio Conte, del parroco Don Mauro Ciurca e dell’ex parroco Don Pietro Mannuca. La buona riuscita dell’evento ha soddisfatto gli organizzatori e i pellegrini. Nelle foto di Santo Pellegrino vediamo: un momento della Celebrazione Eucaristica, officiata da S.E. Mons. Rosario Gisana davanti alla croce che Francesco Leonardi fece installare su richiesta di Fratel Biagio Conte, e un gruppo di pellegrini con le autorità ecclesiastiche alla conclusione della Santa Messa.