Raddusa. Nei giorni 8 - 9 e 10 settembre si festeggia la 27^ “Festa del Grano”, festa popolare riconosciuta dal Senato della Repubblica come “Sagra di Qualità”

  • di Redazione Il Solidale
  • 22 ago 2023
  • CRONACA

Raddusa. Nei giorni 8 - 9 e 10 settembre si festeggia la 27^ “Festa del Grano”, festa popolare riconosciuta dal Senato della Repubblica come “Sagra di Qualità”

(Francesco Grassia) RADDUSA. Puntuale, come da tradizione, la città del grano si prepara a festeggiare, per la 27^ volta, il prodotto principale della sua terra, cioè il grano duro biondo di Raddusa, attraverso un calendario di prim’ordine messo a punto, nei giorni scorsi, dall’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco dott. Emilio Cosentino, che è destinato a richiamare la folla delle grandi occasioni. La “Festa del Grano” è una realtà consolidata che rende onore alla città di Raddusa, e che costituisce di anno in anno forte richiamo per un pubblico trasversale contribuendo all’incremento del turismo culturale. La 27^ edizione, che sarà celebrata quest’anno nei giorni 8-9-10 settembre, si caratterizza per uno spessore culturale di altissimo profilo che sancisce, ancora una volta, l’alta cultura cerealicola della città di Raddusa. L’evento prenderà il via con le prime manifestazioni programmate che si svolgeranno nella mattinata dell’8 settembre e si concluderà nella tarda notte del 10 settembre. La “Festa”, che dal lontano 1995 la città di Raddusa dedica al prodotto principale della sua terra, è una festa che i raddusani, e con essi i numerosi visitatori, vivono intensamente. Si tratta di una festa popolare riconosciuta dal Senato della Repubblica “Sagra di Qualità”, ma è soprattutto una manifestazione in cui la gente rivede il proprio passato. Dal 9 all’11 settembre, tra convegni e dibattiti, musica, mostre, sfilate e degustazione dei prodotti tipici locali derivati dal grano, in uno straordinario intreccio di cultura, folklore e tradizione, per tre giorni il paese diventa teatro di una enorme varietà di manifestazioni che richiamano una folla sempre più  numerosa di turisti proveniente da ogni dove. Su tutte la “pisatura del grano” che rappresenta un tuffo nel passato, presente solo nella memoria degli anziani ma sconosciuto, e denso di insegnamenti di vita, per i più giovani. Nella rappresentazione della “pisatura del grano” vengono ricordati i miti, le usanze ed i costumi di quella civiltà contadina che ormai non esiste più ma della quale siamo figli legittimi. Osservando il programma della festa si vede che saranno tre giorni di manifestazioni estremamente intensi e colmi di significati. La “pisatura del grano”, che rappresenta il clou della festa si svolgerà nel pomeriggio dell’ultimo giorno. Tra le tante altre manifestazioni legate alla festa sono da seguire la “mbastata dò pani”, che avverrà a seguito della “pisatura del grano”, da visitare la riproduzione delle antiche “putìe”, e da gustare la riscoperta dei “sapori” tipici di una volta (pane condito, pasta di San Giuseppe, cuccia di Santa Lucia ecc.). La festa ha inoltre il potere di rievocare sensazioni ed emozioni da tempo ormai sopite. Oltre duecento anni di storia che, in tre giorni, vengono raccontati con manifestazioni che seguono il solco della più antica tradizione ma che guardano con fiducia al futuro. Ogni anno sono sempre di più le presenze che si registrano nei tre giorni della festa, con turisti e visitatori che vengono da ogni parte per assistere alle manifestazioni spettacolari, folkloristiche e culturali che regalano stupore e meraviglie. Per essi si presenta anche l’occasione per visitare il territorio circostante (la diga dell’Ogliastro, il Castello di Gresti o di Pietratagliata, il sito archeologico di Morgantina). Si tratta di un territorio che, per chi ancora non lo conosce, è da scoprire metro per metro in ogni sua sfaccettatura. Questo e tant’altro è la “Festa del Grano” che ha proiettato la città di Raddusa ben oltre gli italici confini. L’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco dott. Emilio Cosentino, con l’assessore al ramo Renzo Dragone, che sono i primi responsabili dell’organizzazione, garantiscono la buona riuscita della “Festa”. Nella foto d’archivio di Santo Pellegrino una passata edizione dell’antica “Pisatura”.