Raddusa attende di acclamare il baritono Paolo Ingrasciotta, "figlio" apprezzato di questa città

  • di Redazione Il Solidale
  • 24 ago 2023
  • CRONACA

Raddusa attende di acclamare il baritono Paolo Ingrasciotta, "figlio" apprezzato di questa città

(Francesco Grassia) RADDUSA. “Terra calda di grano al vento; terra sudata da gran tormento… Terra di sapori inebrianti; di cielo azzurro accecante; di sole penetrante nelle vene… Terra di sentimenti forti; di valori inossidabili…”. Così scrisse, in un suo libro, uno dei cantori della città del grano parlando della sua Raddusa, e noi aggiungiamo che Raddusa è anche la “Terra di giovani cantanti che mietono successi in ogni angolo del mondo”. A dimostrarlo sono i trionfi registrati dal baritono raddusano Paolo Ingrasciotta nel corso delle sue varie tournèe, come quella effettuata lo scorso anno in  Giappone dove si è esibito nel teatri più famosi del Sol Levante raccogliendo i più lusinghieri successi che lo hanno consacrato tra i migliori cantanti lirici del mondo. Oggi Paolo Ingrasciotta, che ha solo 36 anni, è ritenuto (dagli esperti del settore) un vero e proprio talento naturale poiché con la musica lirica ha già ottenuto i più importanti riconoscimenti internazionali che gli hanno permesso di inserire il proprio nome nell’albo d’oro dei più rinomati teatri di tutto il mondo ed in particolare in quelli dei paesi dell’est come: Albania, Armenia, Bielorussia, Corea del Sud, Croazia, Giappone, Grecia, Romania, Polonia, Russia e Ucraina; come anche in Israele e in Messico, come pure in Italia. Gli ultimi successi Paolo Ingrasciotta li ha registrati, con la sua partecipazione nella “Boheme” di Puccini, portata in scena da debuttante appunto nei giorni 15-17-20-23 luglio 2022, nel corso della sua tournè giapponese organizzata dall’Agenzia “PrimaFila Artists”. In quella prima edizione giapponese della Boheme di Puccini il giovane baritono Paolo Ingrasciotta rivestì i panni di Schaunerd e la sua esibizione riscontrò i più ampi consensi del molto competente pubblico giapponese di Kobe, di Osaka Castle e di Tokio, che si alzò in piedi tra applausi scroscianti e lunghe standing ovation. Nelle quattro serate giapponesi, in cui fu portata in scena la “Boheme” di Puccini, il baritono Paolo Ingrasciotta vestì i panni di Schaunard, un giovane noto per la sua personalità vivace e spensierata, fornendo un tocco di umorismo nell'opera bohémien. Lo stesso personaggio che Paolo Ingrasciotta ha interpretato nella rappresentazione della stessa “Boheme” portata in scena in Sicilia, il 20 e il 22 agosto scorso al Teatro ‘Giuseppe Di Stefano’ di Trapani.  Ricordiamo, a quanti ancora non lo sapessero, che Paolo Ingrasciotta è nato a Raddusa nel 1987 da dove è andato via quando non aveva ancora compiuto i diciotto anni. Il suo Il curriculum professionale è oggi ricco di successi e certifica una serie incredibile di premi tutti conquistati nei più grandi teatri dell’Italia e del mondo. Quello di Paolo Ingrasciotta potrebbe essere il curriculum di un semplicissimo giovanotto siciliano che, già prima di raggiungere la maggiore età, ha dovuto lasciare la propria famiglia, la propria terra, i propri amici e gli affetti più cari per cercare in altri lidi quel lavoro che la piccola città di Raddusa non poteva offrirgli, tanto da andare via e stabilirsi in Emilia, precisamente nella città di Imola dove iniziò a studiare musica alla scuola Vassura-Baroncini. Sotto l’esperta guida dalla prof.ssa Giuseppina Brienza vinse una serie di importanti concorsi internazionali, tra i quali il “Toti dal Monte”(nel 2013), il “Giacinto Prandelli”(nel 2015) e il “Gran Prix dell’Opera” presso il Teatro Regio di Parma, dove fu eletto “Miglior Voce da Baritono Emergente”. Successivamente si trasferì a Venezia dove studiò canto presso il noto Conservatorio “Benedetto Marcello” e dove, nel 2014, rivestì l’impegnativo ruolo del protagonista per la prima esecuzione assoluta dell’opera “Il gioco del vento e della luna” di Luca Mosca. Nell’anno  2016 fu artefice di una intensa attività che consolidò il suo talento e la sua professionalità tanto che, alla fine dello stesso anno, fu ammesso alla grande alla “Accademia di Perfezionamento per Cantanti Lirici del Teatro alla Scala di Milano”. Durante il suo perfezionamento all’interno dell’Accademia milanese Paolo Ingrasciotta ha alternato ruoli di primo piano in diverse opere liriche come quelli del Figaro e di Don Bartolo ne “Il Barbiere di Siviglia”, quello di Don Magnifico ne “La Cenerentola dei Bambini”, quello di Guglielmo in “Così fan tutte” e di Slook nell’opera “La Cambiale di Matrimonio”. Nell’anno 2018 ha conseguito il Diploma di Laurea presso l’Accademia di Perfezionamento per Cantanti Lirici del Teatro alla Scala di Milano, e, per oltre due anni, lavorò per lo stesso Teatro alla Scala. Dal 2020 a tutt’oggi lavora presso il Teatro Comunale di Bologna. Adesso, dopo l’esibizione in grande stile nella “Boheme” di Puccini, rappresentata lo scorso anno nella tournèe giapponese, ed ora riproposta nelle due splendide serate trapanesi, tutto lascia prevedere che per lui il futuro sarà molto luminoso. I grandi successi che Paolo Ingrasciotta ha ottenuto in giro per il mondo hanno messo in fibrillazione i cittadini raddusani che ora attendono di incontrarlo a Raddusa per tributargli l’onore che merita, per avere onorato la sua città natìa di cui resta sempre un “figlio legittimo”.