PNRR: tutte le modifiche al Piano fatte senza consultare la società civile. Osservatorio Civico PNRR: “Inaccettabile che su ambiente e Repower Eu si siano ascoltate in audizione compagnie di gas e energia e mai la società civile”
- di Redazione Il Solidale
- 3 ago 2023
- LAVORO
(Redazione) ROMA. L'Osservatorio Civico PNRR ha diffuso, martedì 1 agosto, una sua nota dove si legge che "oggi il Ministro Fitto è tornato in Parlamento per comunicare la revisione complessiva degli investimenti e delle riforme del PNRR. Come già noto da alcuni giorni, la proposta di modifica del PNRR presentata dal Governo è corposa e riguarda svariate misure che toccano quasi 16 miliardi di euro (su 191,5 miliardi di fondi PNRR) che coinvolge circa 144 misure in totale. Il nuovo capitolo Repower Eu, che da solo vale 2,76 miliardi di euro solo per l’Italia, ha specifici obiettivi di diversificazione energetica. L’intero impianto di proposte però è stato adottato senza consultare la società civile, che da mesi chiede di essere ascoltata dal Governo.
È quanto denuncia l’Osservatorio civico PNRR, promosso da ActionAid e da Cittadinanzattiva e a cui aderiscono decine di realtà sociali. “I tempi per consultarci c’erano. Infatti, negli ultimi mesi sono stati numerosissimi gli incontri della Cabina di Regia (organo della governance operativa del Piano) che hanno coinvolto non solo attori istituzionali. E l’Osservatorio civico PNRR? No, l’Osservatorio non è stato ritenuto degno di essere ascoltato dal governo, nonostante fossimo l’unico soggetto della società civile, insieme al Forum Terzo Settore, a sedere come membro della Cabina di Regia” spiegano le associazioni.
Ma non solo! Nonostante ne facesse comunque parte in quanto ex membro del Tavolo di Partenariato, da mesi l’Osservatorio chiede l’approvazione del DPCM che gli garantisca in maniera definitiva la partecipazione alla Cabina di Regia. La disposizione era prevista dal cosiddetto decreto PNRR 3 e il decreto doveva essere approvato entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione…, ossia entro il 21 giugno. Ma nulla: si è preferito perseverare con le chiamate ad personam, nella convinzione che la società civile non godesse della giusta personalità!
Un esempio eclatante riguarda proprio il nuovo Capitolo Repower EU. Il 29 maggio scorso l’Osservatorio civico PNRR, insieme alla campagna Dati Bene Comune, ha inviato delle precise raccomandazioni al governo, per le quali ci aspettavamo di essere ascoltati. Soprattutto perché il Governo ha creato uno specifico Gruppo Tecnico Repower Eu (interministeriale), trovando anche il tempo e il modo per organizzare ben 13 riunioni della Cabina di Regia con Sindacati, Rappresentanti Datoriali e Associazioni di categoria, nonché con Enel, Eni, Snam e Terna.
“E la società civile? Assente! È quindi legittimo da parte nostra chiederci quale Italia di Domani si vuole costruire; perché rimaniamo convinti che senza i cittadini e le cittadine ci sarà ben poco Domani e, purtroppo, anche ben poca Italia” continuano le associazioni.
Le proposte di modifica toccano temi prioritari per la cittadinanza. Si pensi solo alla Missione 2 (ambiente): il Governo propone l’eliminazione di ogni riferimento al sismabonus, la modifica del target su monitoraggio e rischio idrogeologico, nonché il definanziamento della misura sulla gestione del rischio alluvione e idrogeologico (spostati, nelle promesse, sulla ricostruzione in Emilia-Romagna).
“Si continua a pensare ad un PNRR che non debba coinvolgere la “fastidiosa” cittadinanza, che invece da tempo fa proposte concrete rimaste senza risposta. È inaccettabile che le modifiche ad un piano che dovrebbe radicalmente cambiare il destino del nostro Paese siano state discusse a porte chiuse, senza coinvolgere le numerose realtà della società civile che quotidianamente nei territori lavorano a tutela dei diritti di tutti e tutte, arrivando spesso laddove le istituzioni non riescono” conclude l’Osservatorio.