(Redazione) RADDUSA. Alle ore 11,00 di sabato 9 settembre (seconda giornata della 27^ edizione della popolare “Festa del Grano” che sarà celebrata a Raddusa dal 9 all’11 settembre prossimo) presso il Centro Polifunzionale dedicato al “Papa Giovanni Paolo II” saranno presentati i libri, gli opuscoli e le riviste su Raddusa pubblicati dal giornalista locale Francesco Grassia. Si tratta di una serie di 6 libri, tre opuscoli e di dieci anni di “Raddusa Notizie” che il nostro corrispondente da Raddusa ha dedicato alla città che nel 1941 gli ha dato i natali.
Francesco Grassia con le numerose pubblicazioni, realizzate nel corso della sua quasi quarantennale attività giornalistica, ha contribuito a promuovere, diffondere e proiettare l’immagine di Raddusa fuori dai confini della Sicilia, poiché, oltre ad essere un giornalista di indubbie qualità professionali è anche uno storico contemporaneo che conosce profondamente gli avvenimenti della sua città, sia per averli vissuti che per averli studiati con la passione derivante dall’amore sviscerato che nutre per la “sua” Raddusa. Tra le sue pubblicazioni di maggiore successo sono da ricordare: il libro dal titolo “Raddusa e lo Sport”, con sottotitolo “storia illustrata del calcio, del ciclismo e della pallavolo raddusana dal dopoguerra ai nostri giorni”,  pubblicato nel 1990, in cui traspare evidente la sua profonda conoscenza della storia sportiva di Raddusa maturata nel suo stretto rapporto con i suoi trent’anni di pratica sportiva; il libro “Raddusa Oggi…la città e le sue feste”, che raccoglie e descrive le varie feste religiose, ricreative e culturali celebrate dal popolo raddusano nell’intero anno solare, pubblicato nel 1999; il libro “Raddusani nel Mondo”, pubblicato nel 2002, in cui l’autore narra, dopo averla ricostruita, la storia di ogni singolo emigrato, passando dalle parole alle immagini senza perdere il piacere del racconto; il libro “Raddusa in Foto”, pubblicato nel 2010 e dedicato alla città di Raddusa nell’anno del suo bicentenario; il libro “Raddusa la dinastia dei Marchesi e le origini storiche della città, pubblicato nel 2018; il libro “Raddusa la culla del Grano”, pubblicato nel 2021, in cui è trattata la storia del grano duro biondo siciliano di Raddusa dalla semina al raccolto, dal mulino alla tavola, e i sistemoi di lavorazione di ieri e di oggi; Poi gli opuscoli “Dall’Autonomia ad Oggi”, pubblicato nel 2000, “La Festa del Grano”, pubblicato nel 2004, “La Chiesa Immacolata Concezione”, pubblicato nel 2018, e infine “Raddusa dal 1860 Comune Autonomo”, pubblicato nel 2022. Inoltre, dal 1998 al 2007 ha pubblicato , nella qualità di Direttore Responsabile, la rivista trimestrale a colori “Raddusa Notizie” con la quale ha trasmesso le notizie della città a tutti gli emigrati raddusani sparsi nel mondo.
La presentazione delle opere di Francesco Grassia è stata dichiaratamente voluta dall’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco dott. Emilio Cosentino, nella persona dell’Assessore Comunale allo Sport, Turismo e Spettacolo Renzo Dragone. L’organizzazione è a cura della Pro Loco. Dopo i saluti del Sindaco interverranno: il dott. Filippo Paternò Raddusa, XX° Barone di Raddusa e IX° Marchese di Manchi e Bilici e pronipote del Marchese Francesco Maria Paternò Raddusa che, nel 1810 fondo la città; l’avvocato Enzo Ingrassia, titolare dello Studio Associato “Enzo e Salvo Ingrassia”, premiato dal Foro di Catania con la “Toga d’Oro” per i suoi cinquant’anni di attività professionale, e “Uomo Siciliano 2023”; la docente prof.ssa Tiziana Vitanza, scrittrice premiata con il “Pennino d’Oro”, per la “Sicilianità” e per il suo impegno nel volontariato sociale; l’imprenditore Salvatore Cristian Parlacino, titolare dell’azienda giovane, ma in grande espansione “SpedireAdesso.com”, nonché Olp della Pro Loco di Raddusa; il prof. Giovanni Allegra, presidente del Consiglio Comunale di Raddusa. Ad introdurre e moderati i lavori sarà il giornalista dott. Salvo Cona, Direttore Responsabile del quotidiano online “Il Solidale” e di Tvr Xenon. La conclusione spetterà all’Assessore Renzo Dragone.