Raddusa. Si è conclusa la 27^ Festa del Grano, con una ricca "tre giorni" di eventi e folclore
- di Redazione Il Solidale
- 12 set 2023
- SOCIALE
(Francesco Grassia) RADDUSA. Nei giorni 8 -9 -10 Settembre si è svolta a Raddusa la 27^ edizione della popolare “Festa del Grano” che, pure quest’anno, è tornata a rinverdire la tradizione secolare legata alle vicende degli antenati che hanno segnato la storia della città e del principale prodotto della sua terra, cioè il grano, a cui è dovuta la crescita economica, culturale e sociale della piccola comunità raddusana. Tra convegni, dibattiti, musiche, sfilate e visite guidate, che si sono susseguite nel corso dei tre giorni della festa, in uno straordinario intreccio di cultura, folklore e tradizioni, è stato possibile degustare le prelibatezze dei prodotti tipici locali, derivati dal grano, tra cui: l’originalissimo “pane condito”, impastato sul posto, alla casalinga, e cotto nel forno a pietra che, per l’occasione, è stato allestito in un apposito padiglione della piazza Milite Ignoto, teatro principale della festa; l’arcinota “pasta di San Giuseppe” così chiamata in onore del Santo Patrono, preparata alla casereccia dalle abili mani delle massaie locali; la mitica “cuccia di Santa Lucia”, squisita pietanza di grano e legumi lessati insieme con aggiunta di spezie ed aromi naturali, anch’essa preparata sul posto da personale specializzato. Ma la festa, che da svariati anni ormai è entrata nel circuito delle feste regionali, ha presentato quest’anno alcune novità che l’hanno proiettata ben oltre il fatto puramente culinario. La festa è stata organizzata come da tradizione consolidata dall’Amministrazione Comunale di Raddusa con impegno diretto del Sindaco dott. Emilio Cosentino coadiuvato dall’Assessore Renzo Dragone, e dagli altri Assessori dott. Giuseppe Marino (Vice Sindaco), Luigi Vitanza e Sara Vallone, nonché dallo staff dei Consiglieri Comunali legati al Sindaco. Come in tutte le precedenti edizioni, l’Amministrazione Comunale si è avvalsa dell’appoggio degli Assessorati Regionali Siciliani dell’Agricoltura, dello Sport, dello Spettacolo e del Turismo, dei Beni Culturali, e dell’Assemblea Regionale, e della collaborazione delle tante associazioni locali tra le quali: la Pro Loco Raddusa, la Protezione Civile e tutte le altre Associazioni culturali. Per l’intera fase logistica è stata determinante la collaborazione del numeroso gruppo dei giovani del Servizio Civile Nazionale. L’organizzazione ha voluto creare quest’anno un sodalizio ancora più stretto con l’arte e la cultura per cui gli ospiti che sono intervenuti hanno avuto tanti motivi in più per visitare il paese nei giorni della festa. Il programma di questa 27^ edizione ha presentato infatti manifestazioni molto interessanti tra cui: l’Estemporanea di Pittura, che è stata curata dalla pittrice locale Pinella Insabella, il Convegno dal titolo “Grano Duro 2023 Qualità e Mercato”, curato dalla C.I.A. Sicilia Orientale e dal Consorzio Sicil Cereal guidato dal Presidente Vincenzo Grassia e la presentazione dei sei libri e dei tre opuscoli su Raddusa realizzati dal giornalista-pubblicista e scrittore Francesco Grassia nei suoi quarant’anni di attività giornalistica. Insomma quella di quest’anno è stata una Festa del Grano intensamente vissuta. Le sfilate, effettuate nel pomeriggio di sabato e nella mattinata di domenica sono state guidate dalla Banda Musicale del “Maestro G. Allegra” diretta da Antonella Bannò, che ha fatto da apripista alla bella “Carrozza dei Marchesi” (quest’anno interpretati dai coniugi Angelo e Nina Scuderi) che ha sfilato, seguita dalle Autorità Civili e Militari, dal Corteo Mitologico, dai Carretti Siciliani e dai Gruppi Folkloristici ed accompagnata dai Contadini e dalle Contadine nei costumi tradizionali dei tempi che furono. La Festa ha avuto il suo momento di maggiore interesse nel pomeriggio dell’ultimo giorno (domenica 10 settembre) allorquando, nella piazza del Milite Ignoto, è stata rappresentata la popolare manifestazione della “pisatura” del grano nella stessa identica maniera di come avveniva nei tempi passati che è stata effettuata tra i canti e i balli propiziatori eseguiti dal gruppo folkloristico “La Spiga” di Raddusa, che hanno coinvolto, come ogni anno, tutta la popolazione che, presente attorno all’aia, assisteva alla girandola dei cavalli (quest’anno solo uno) che pestavano i covoni. A seguire è stata effettuata, sempre a cura del gruppo folkloristico “La Spiga”, la “mbastata do pani no furnu a petra” che successivamente è stato distribuito, caldo e condito con olio di oliva di produzione rigidamente locale, a tutti i partecipanti. La festa che si è conclusa nella tarda notte di domenica con lo spettacolo musicale di un noto gruppo della musica leggera. Nelle fotografie di Santo Pellegrino vediamo alcuni momenti della festa.