Schifani incontra la commissaria Ue Ferreira: «Piena collaborazione per uso risorse europee»
- di Redazione Il Solidale
- 6 ott 2023
- LAVORO
(Salvo Cona) PALERMO. Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha ricevuto ieri, giovedì 5 ottobre, a Palazzo d’Orleans, la commissaria Ue per la Coesione e le riforme Elisa Ferreira per un confronto sull'utilizzo dei fondi europei e sui progetti già finanziati. L'incontro è durato circa un'ora e si è svolto in un clima cordiale all'insegna della piena collaborazione istituzionale.
«La politica di coesione - ha sottolineato il governatore - è cruciale per fare fronte alle condizioni di svantaggio territoriale, come ad esempio l’insularità, che per la Sicilia comporta un onere di circa 6 miliardi di euro l’anno, ovvero una "tassa" occulta di circa 1.200 euro per ogni cittadino siciliano». Schifani ha, quindi, lanciato una proposta per l'arcipelago delle Pelagie: «Per Lampedusa e Linosa è necessaria un'azione di supporto specifica e al riguardo potrebbe essere adottato anche in Sicilia il modello di programmazione "Isole minori Egeo Sud" già operativo in Grecia».
Nella prossima programmazione, ciclo 2021-2027, ci saranno a disposizione per l'Isola 12 miliardi di euro tra fondi dell’Ue e quelli del Fondo Sviluppo e coesione. «Per poter finalmente aggredire in modo efficace alcune delle problematiche più rilevanti che affliggono il territorio regionale - ha evidenziato il presidente - c'è ancora del lavoro da fare e su questo fronte gli uffici della Regione sono pienamente impegnati. Mi riferisco in particolare al settore dei rifiuti, idrico e dei trasporti».
Schifani ha ricordato che la Regione è impegnata in questo momento anche nella chiusura della programmazione 2014/2020, la cui attuazione è stata in parte rallentata, negli scorsi anni, dall’emergenza Covid e dal conflitto russo-ucraino. «L’accoglimento della proposta di riprogrammazione da noi avanzata - ha concluso il presidente -, in costante raccordo con gli uffici della commissaria Ferreira, che ringrazio, concorrerà a ridurre l’area di rischio che, all’indomani del mio recente insediamento, era stata valutata in circa un miliardo di euro, puntando dunque al pieno assorbimento delle risorse».
La manovra "correttiva" è stata messa a punto con l’individuazione e l’introduzione di misure per oltre 800 milioni di euro, a sostegno, innanzitutto, dei cittadini (bonus energia famiglie) e delle imprese siciliane (bonus energia, contributo a fondo perduto per le imprese, fondo di garanzia per gli investimenti), duramente colpiti dagli eventi nefasti del recente passato. Misure anche per la tutela del territorio, attraverso la lotta al dissesto idrogeologico e al potenziamento degli interventi nel campo della depurazione delle acque, per agevolare l’uscita della Sicilia dalla procedura di infrazione attivata dall'Ue.
«La politica di coesione - ha sottolineato il governatore - è cruciale per fare fronte alle condizioni di svantaggio territoriale, come ad esempio l’insularità, che per la Sicilia comporta un onere di circa 6 miliardi di euro l’anno, ovvero una "tassa" occulta di circa 1.200 euro per ogni cittadino siciliano». Schifani ha, quindi, lanciato una proposta per l'arcipelago delle Pelagie: «Per Lampedusa e Linosa è necessaria un'azione di supporto specifica e al riguardo potrebbe essere adottato anche in Sicilia il modello di programmazione "Isole minori Egeo Sud" già operativo in Grecia».
Nella prossima programmazione, ciclo 2021-2027, ci saranno a disposizione per l'Isola 12 miliardi di euro tra fondi dell’Ue e quelli del Fondo Sviluppo e coesione. «Per poter finalmente aggredire in modo efficace alcune delle problematiche più rilevanti che affliggono il territorio regionale - ha evidenziato il presidente - c'è ancora del lavoro da fare e su questo fronte gli uffici della Regione sono pienamente impegnati. Mi riferisco in particolare al settore dei rifiuti, idrico e dei trasporti».
Schifani ha ricordato che la Regione è impegnata in questo momento anche nella chiusura della programmazione 2014/2020, la cui attuazione è stata in parte rallentata, negli scorsi anni, dall’emergenza Covid e dal conflitto russo-ucraino. «L’accoglimento della proposta di riprogrammazione da noi avanzata - ha concluso il presidente -, in costante raccordo con gli uffici della commissaria Ferreira, che ringrazio, concorrerà a ridurre l’area di rischio che, all’indomani del mio recente insediamento, era stata valutata in circa un miliardo di euro, puntando dunque al pieno assorbimento delle risorse».
La manovra "correttiva" è stata messa a punto con l’individuazione e l’introduzione di misure per oltre 800 milioni di euro, a sostegno, innanzitutto, dei cittadini (bonus energia famiglie) e delle imprese siciliane (bonus energia, contributo a fondo perduto per le imprese, fondo di garanzia per gli investimenti), duramente colpiti dagli eventi nefasti del recente passato. Misure anche per la tutela del territorio, attraverso la lotta al dissesto idrogeologico e al potenziamento degli interventi nel campo della depurazione delle acque, per agevolare l’uscita della Sicilia dalla procedura di infrazione attivata dall'Ue.