FAMI "Filo di Arianna" di San Michele di Ganzaria: le beneficiarie disegnano il 'lungo' tragitto percorso per arrivare in Italia

  • di Redazione Il Solidale
  • 13 ott 2023
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FAMI "Filo di Arianna" di San Michele di Ganzaria: le beneficiarie disegnano il 'lungo' tragitto percorso per arrivare in Italia

(Gabriella Itala Aloisi) SAN MICHELE DI GANZARIA. Alle beneficiarie provenienti da diversi Paesi d’origine, ospitate presso la struttura di prima accoglienza per MSNA di San Michele di Ganzaria - in seno al progetto FAMI denominato "Filo di Arianna", coordinato dal dottor Paolo Ragusa -  durante le ore di alfabetizzazione che vengono espletate quotidianamente dall’insegnante di lingua italiana, le è stato spiegato e fatto comprendere “geograficamente” il tragitto che hanno compiuto per arrivare in Italia.
Partecipative e laboriose, esse hanno raffigurato e messo in evidenza i loro Paesi di provenienza e il Paese che li accoglie. Tale iniziativa segna così un buon inizio di istruzione, verso un cammino consapevole di integrazione e accoglienza.
Per quanti ancora non sappiano, spieghiamo che il Fami (Fondo asilo migrazione e integrazione) è uno strumento finanziario istituito con Regolamento UE n. 516/201, con l’obiettivo di promuovere una gestione integrata dei flussi migratori sostenendo tutti gli aspetti del fenomeno: asilo, integrazione e rimpatrio. Il Fondo offre un supporto agli Stati per perseguire i seguenti obiettivi: rafforzare e sviluppare tutti gli aspetti del sistema europeo comune di asilo, compresa la sua dimensione esterna; sostenere la migrazione legale verso gli Stati membri in funzione del loro fabbisogno economico ed occupazionale e promuovere l’effettiva integrazione dei cittadini di Paesi terzi nelle società ospitanti; promuovere strategie di rimpatrio eque ed efficaci negli Stati membri, che contribuiscano a contrastare l’immigrazione illegale, con particolare attenzione al carattere durevole del rimpatrio e alla riammissione effettiva nei paesi di origine e di transito; migliorare la solidarietà e la ripartizione delle responsabilità fra gli Stati membri, specie quelli più esposti ai flussi migratori e di richiedenti asilo, anche attraverso la cooperazione pratica.